ragionamenti   

        cancellazione dal

                                               movimento5stelle



Con la presente cancello la mia iscrizione al movimento5stelle.

Le motivazioni sono le seguenti:

1)  – Nel m5stelle non esistono interlocutori a cui rivolgere istanze, esiste solo una piattaforma su cui si possono posizionare mezze proposte e da cui non si riceve alcuna risposta anche dopo svariati anni.

2)  – I portavoce o i parlamentari del movimento5stelle non danno mai risposte alle richieste dei singoli iscritti e rispondono sempre che non è loro competenza, poiché le decisioni vengono prese dalla dirigenza, quindi, il loro compito o il loro soprannome di portavoce diventa totalmente incoerente, non si capisce di chi sono portavoce e non sono portavoce dei singoli iscritti, che sono sempre in un limbo di non partito, dove l’appartenenza non è mai considerata o consolidata e garantita.

3)  - Da ciò che lascia trasparire la dirigenza del movimento5stelle, si dice che Beppe Grillo è il garante del movimento, Casaleggio è l’amministratore della piattaforma Rousseau e DiMaio è il capopartito.

Personalmente, da quando è nato il movimento5stelle, non sono mai riuscito a rivolgere parola a queste tre persone e non saprei cosa dire di loro se non che quello che dice la stampa, ne tantomeno so quante delle cose che ho scritto in tutti questi anni sono state considerate, visto che molte delle mie osservazioni sono state spesso travisate e non coerentemente interpretate nel movimento.

Tra le mie tante proposte ci sono quelle sul reddito di cittadinanza dove ho scritto chiaramente che :

-  Bisogna capire che molti uomini maschi e femmine non hanno bisogno di alcuna indicazione su che lavoro fare.

-  Infatti molte persone si sono anche diplomate e laureate e sanno bene ciò che vogliono fare, mentre se volete il loro aiuto, ve lo daranno insegnandovi l'educazione e insegnandovi che siamo nell'Italia di oggi e non nell'Italia del 1800, per cui è bene riflettere sul fatto che certe regole, forse potrebbero andare per le bestioline ammaestrate ma, assolutamente, non per le persone.

-  Ripetiamo: Il reddito si cittadinanza deve essere riconosciuto e dato dalla banca di stato e dagli uffici periferici a tutte le persone che hanno compiuto la maggiore età fino al loro decesso senza alcuna intermediazione.

-  Il reddito di cittadinanza non è un reddito da lavoro e non ha niente a che fare con questo, ma corrisponde e apre, anche, un nuovo periodo storico in cui, già da molti anni svariati ricercatori si sono posti la domanda di come debba essere remunerata la società del futuro d'innanzi alle nuove scoperte tecnologiche che si apprestano a modificare completamente i nostri usi e costumi.

-  Il reddito di cittadinanza o reddito minimo garantito non è il corrispettivo per un'attività lavorativa, ma rappresenta un reddito per la garanzia della dignità di ogni individuo dalla nascita fino alla morte fisica.

4) - I portavoce locali o i deputati della Sibaritide non hanno mai preso in considerazione alcuna delle mie proposte e hanno pubblicamente dichiarato che le mie osservazioni sulla necessità dell’aeroporto di Sibari rappresentano solo un progetto faraonico a cui non si può dare alcun credito.

5)  - Allo stesso modo non sono state prese in alcuna considerazione le mie osservazioni sul fatto che le primarie così messe in pratica non sono affidabili come ho più volte ribadito, dove le persone vengono invitate a candidarsi nella piattaforma, ma dopo di che non esiste alcun contraddittorio in cui i singoli iscritti possono farsi conoscere, semplicemente, perché in questo modo non sono effettivamente messi in condizione di farsi vedere pubblicamente, compiutamente e globalmente e non si creano i presupposti per potersi confrontare con gli altri, affinché i cittadini possano scegliere veramente bene.

Quindi, l'importanza di poter vedere soprattutto le idee e le proposte e dare la possibilità ai cittadini di constatare personalmente la sostanza dei candidati e la loro capacità di portare avanti pensieri e modelli, rimane solo li, nella bacheca del propria finestra web, aprendo, però, così, la strada esclusivamente a chi ha più mezzi, più conoscenze e più vicinanze a questo o a quello.

6) - Allo stesso modo ancora non sono state tenute in alcuna considerazione le mie osservazioni sulla questione libica dove rilevavo che oggi la Libia è divenuta ostaggio degli scontri fra le numerose milizie tribali, non è più uno Stato, non rappresenta, quindi più niente e nessuno, tanto che è diventato solo luogo di violenze inaudite.

A cui ho fatto seguire la mia proposta che ho manifestato con documento scritto a svariati portavoce secondo cui la comunità internazionale doveva prendersi l'incarico di formare una nuova nazione secondo i crismi della civiltà odierna per fare la prima sperimentazione globale di coabitazione su un territorio desertico e adibirlo nel modo migliore possibile a territorio coltivabile e produttivo, a città e infrastrutture moderne e a luogo di pace e di sperimentazione positiva e benefica.

7) - Altro aspetto (dei tanti) che a mio avviso è utile prendere in seria considerazione è il fatto che io, oltre ad avere ormai 60 anni di età più di 40 lavori svolti su opere pubbliche regolarmente progettate, dirette e realizzate in 38 anni di libera professione da geometra, con migliaia di pratiche di ogni genere sviluppate e risolte, mi trovo spesso a parlare solo con persone che probabilmente non hanno mai rivestito alcun ruolo di responsabilità, che non hanno mai risolto seriamente alcun tipo di problema, che si permettono il lusso di deridere la vita degli altri, e che pur avendo avuto la possibilità di ricoprire ruoli importanti non sono in grado di capire ciò che sta succedendo e di offrire alcuna soluzione alla problematica odierna, continuando a mettere in situazione di grave difficoltà sia le istituzioni che il popolo italiano.

8) - Vedo una incoerenza senza limiti e senza pudori che si manifesta troppo spesso nelle zone d’ombra di questi comportamenti sia nei partiti, che nei movimenti ed anche nelle istituzioni ecc., a cui non mi va di partecipare. Un comportamento che secondo me non affronta più le proprie responsabilità, lasciando tutto al caso, in un gioco allo sfascio e contro l’amor proprio.

9) - Per tutto ciò, dopo aver dato il mio aiuto e il mio contributo al miglioramento in termini di idee e proposte (avendolo ritenenuto utile per tutta la società italiana), a questo punto, per me, diventa conseguenziale il superamento di questi di comportamenti praticati nel movimento, che sono inadatti sia alla mia cultura che al mio modo di essere, scegliendo di dedicare il mio tempo a cose che ritengo più produttive e salutari.

li 06-01-2020    87070 Plataci (CS)

Stamati Domenico Basile

   N.B.

Io non so se è un caso oppure no, ma dopo le mie osservazioni ( che anche qui si possono vedere ) il mio profilo facebook è stato disattivato, negandomi l'accesso. Pure avendo reclamato diverse volte ed avendo inviato il mio documento di riconoscimento <<patente di guida>>, non ho più potuto accedere al mio profilo ne comunicare con facebook o messenger.

Per chi non ci credesse allego stampa di quello che mi appare quando cerco di accedere.

Quello che si è verificato in Calabria, per me evidenzia senza ombra di dubbio che le regole attualmente esistenti nel nostro Stato non permettono a tutti di partecipare così come recita la Costituzione Italiana negli articoli:


Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

e questo dimostra che la costituzione così come è stata scritta è incompleta.


   

Stamati Domenico

ESCLUSO

Francesco Aiello
Carlo Tansi
Pippo Callipo
Jole Santelli
Proposta di Programma elettorale per le votazioni Regionali Gennaio 2020

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Proposta di Programma elettorale per le votazioni Regionali Gennaio 2020

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Proposta di Programma elettorale per le votazioni Regionali Gennaio 2020

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Proposta di Programma elettorale per le votazioni Regionali Gennaio 2020

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Proposta di Programma elettorale per le votazioni Regionali Gennaio 2020

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www.santelli-2.pdf

A mio modesto avviso i concetti e i dati che, qui, sto inserendo, evidenziano fatti che se vengono ben contestualizzati e compresi, vanno molto al di la della mia semplice opinione.

In questa situazione ci sono quattro candidati alla presidenza della regione Calabria, tutti abbastanza noti e che hanno un loro programma elettorale, come ognuno può vedere e poi c'è il quinto elemento, che sarei io, noto solo in ambienti ristretti, totalmente ignorato ed escluso dalla competizione.

Secono la mia opinione, sarebbe stata una cosa normalissima discutere delle proposte degli iscritti, soprattutto se costituite da concetti costruttivi.

In diverse occasioni ho rivolto la parola a diversi deputati, tra cui ci sono Francesco Forciniti, Rosa Abate, Francesco Sapia, Elisa Scutellà, e inoltre ho scambiato poche parola anche con Laura Ferrara e di sfuggita anche con Paolo Parentela, mentre riguardo a Nicola Morra l'ho incontrato in una sola occasione, nella quale mi ha chiesto chi sei ed io gli ho risposto semplicemente: ero in lista a Villapiana con Prospero.

Attraverso messenger ho avuto, inoltre, la possibilità di scambiare opinioni con diversi parlamentari del m5stelle.

Inoltre, è agli atti, essendoci anche un filmato su facebook, la mia richiesta di candidatura alla presidenza della regione Calabria il giorno 16-11-2019 all' Hotel Roscianum di Corigliano-Rossano dove si è tenuta la riunione del M5S, alla presenza di deputati e consiglieri regionali, con titolo:
- Regionali - Quali prospettive in Calabria.


https://www.facebook.com/faber.pugliese/videos/10214562784798600

In internet la mia richiesta è stata evidenziata qualche giorno dopo anche da altre persone, che hanno chiesto se la mia candidatura sarebbe stata presa in considerazione, come si vede nel video, dove mi si attribuisce il fatto di essere l’unico a favore delle infrastrutture nell’intero m5stelle (probabilmente è una provocazione benevola), indicando però che le mie proposte sulla realizzazione dell’aeroporto di Sibari sono presenti anche nella nostra comunità.

A questo punto per me è normale domandarsi perchè ignorare o escludere l'unico iscritto che in Calabria nel movimento5stelle ha presentato un programma elettorale e per di più e senza alcuna discussione, scegliendo di candidare al vertice una persona non iscritta e non appartenente al movimento ?

Ma fosse solo la mia modestissima opinione a fare eco in questa desolazione della politica generale, forse potrebbe essere anche poco considerata. Il fatto più che eclatante è che metà degli iscritti al m5s e altri deputati calabresi come la Nesci e Morra hanno apertamente denunciato il fatto, senza essere presi in alcuna considerazione.

Seguono i fatti che sono conseguiti a questi strani atteggiamenti verticistici del M5S:

https://www.quotidianodelsud.it/calabria/politica/elezioni/2020/01/15/morra-spacca-il-m5s-inaccettabile-la-candidatura-di-aiello

WASHINGTON – «Non possiamo, soprattutto come Movimento 5 stelle, accettare una candidatura di questo tipo perché sembrerebbe essere un messaggio di un certo tipo». Lo ha detto il presidente della commissione antimafia Nicola Morra commentando con la stampa italiana, a margine di una visita della commissione in Usa, la candidatura a governatore della Calabria di Luigi Aiello per il movimento 5 stelle, cui appartiene lo stesso Morra. Quest’ultimo ha criticato Aiello per non aver rivelato una parentela con un boss mafioso.

«A precisa domanda due volte ripetuta ha spiegato Morra il prof. Aiello avrebbe risposto di non avere affatto problemi di alcuna natura nell’ambito delle relazioni di parentela. O sei consapevole del fatto di avere un cugino ammazzato a pallettoni nel 2014 in una faida che finora ha causato 6 morti o, se non ne sei consapevole, hai qualche problema con il principio di realtà, direbbe Sigmund Freud. Inoltre se lo sapevi e l’hai omesso scientemente allora c’è un problema di buona o cattiva fede».

«Io poi – ha aggiuntosono dell’avviso che soprattutto in alcuni contesti, come quello calabrese, non si possa non tener conto della valenza simbolica di certe scelte. Se noi oggi come Paese omaggiamo magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, tra i defunti, e tributiamo grande venerazione ad altri come Nino di Matteo e Nicola Gratteri, non possiamo accettare, soprattutto come Movimento cinque stelle, una candidatura di questo tipo perchè, ripeto, sembrerebbe essere un messaggio di un certo tipo».

«Nel 2014 per le regionali e nel 2016 per le comunali a Cutro, come Movimento cinque stelle ci siamo confrontati con situazioni analoghe e abbiamo preso decisioni nette, radicali, che però hanno connotato il movimento a livello nazionale come un movimento che non accettava il puzzo del compromesso morale», ha detto ancora citando Borsellino.

Replica di Aiello

«Nicola Morra conferma di voler danneggiare la nostra campagna elettorale. Prova scorrettamente a delegittimarmi a piacere e dunque a tagliare le gambe ai nostri candidati consiglieri». Lo afferma, replicando al senatore M5s, secondo quanto riferisce un comunicato, Francesco Aiello. «A questo punto – aggiunge Aiello – è evidente che il senatore non parla come presidente della Commissione Antimafia, ma porta avanti una battaglia personale di cui dovrà spiegare il senso. Intanto, ai nostri elettori, a chi crede nel nostro progetto e a tutte le persone oneste che ci stanno aiutando».

ZINGARETTI. «Dopo le dichiarazioni di Nino De Masi, un simbolo della legalità in Calabria, e di Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, è sempre più chiara come la scelta del Pd di puntare su Pippo Callipo sia l’unica vera alternativa alla destra e alla vecchia politica».

Così in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti.

«Il voto a Pippo Callipo è l’unico modo per fermare Salvini e i soliti notabili della politica calabrese, che stavolta si candidano sotto le insegne sovraniste – prosegue – un impasto pericoloso per la Calabria, contro il quale occorre fare un fronte comune: non si buttino voti facendo regali a Salvini. Le battaglie per le liste pulite fatte da Callipo e condivise dalla classe dirigente del PD sono la testimonianza di un impegno per il cambiamento vero, per quella rivoluzione dolce di cui parla Callipo, un uomo che ama la propria terra e che rappresenta un simbolo di orgoglio e di speranza per tutti i calabresi – conclude Zingaretti – a loro e a Iv ci appelliamo per voltare pagina in un regione bellissima ma in gravissime difficoltà economiche e sociali».

LA LEGA. «Le dichiarazioni di Morra, che disconosce il candidato del suo stesso partito, è l’ennesima dimostrazione che i calabresi hanno solo la Lega se il 26 gennaio vogliono scegliere con il loro voto l’onestà, la pulizia, l’efficienza e il futuro». Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato Cristian Invernizzi, commissario della Lega in Calabria.


Alla luce di tutte queste dichiarazioni cercherò di dare una mia breve e modesta lettura e di fare alcune semplici osservazioni.

Parlerò di qualcosa di poco trattato nella letteratura generale di questo pianeta e cioè dell'occultamento della verità perpetrato nei secoli con una metodologia molto semplice e poco rivelata.

Già duemila anni fa e probabilmente anche in altre epoche storiche i manipolatori dell'impero romano praticavano con dissoluta ed immorale spregiudicatezza l'esclusione di eventi storici rilevanti, semplicemente risaltando alcuni fatti ed escludendo altri.

Ignorando e sminuendo, in tale maniera, le situazioni avverse, si eludeva e si distraeva l'attenzione dell'opinione generale, caricando nello stesso tempo con un alone di grande importanza <<solo>> le faccende e le questioni di stretto interesse personale, si provocava, di conseguenza, <<con la poca attenzione rivolta agli altri eventi contrari>>, la perdita di questi e della loro memoria storica.

In tale maniera, abbiamo ancora oggi, linee storiche totalmente sconosciute per il semplice motivo che nel momento in cui i fatti si verificavano, venivano poco o per niente discussi e analizzati (diciamo che venivano poco pubblicizzati), rimanendo così nascosti e appannaggio di pochi cultori della storia e della verità, ma spesso sospesi solo in un limbo e occultati ai più e alla popolazione mondiale.

Ora la domanda e l'interrogativo a cui voglio rivolgere l'attenzione è circoscritta nelle seguenti espressioni:

Può la nostra società oggi e la nostra comunità essere sempre così superficiale ?

I giornali e i mezzi di comunicazione cosa fanno quando eludono e ignorano tanti fatti ?

I rappresentanti delle istituzioni cosa fanno quando ignorano tante risorse umane ?

Forse i reati e gli illeciti sono solo quelli facilmente inglobabili negli ordinamenti legislativi attuali, dove gli abusi religiosi, etici, filosofici e politici sono poco conosciuti e contemplati e quindi restano esclusi ed impuniti, oppure ne esistono altri, ignorati dai nostri attuali codici ?

Il magistrato Nicola Gratteri sta arrivando a conclusioni analoghe a quelle che sto esponendo e basta vedere il suo filmato (nel link seguente) per capire che non sto parlando di sciocchezze.

https://youtu.be/0ZkbHjAY8so

Il punto che << a mio modesto avviso>>, sia Nicola Gratteri che Nicola Morra, ancora non riescono a intravedere, ma che sono in grado di comprendere, è che pur parlando di abituarsi a partecipare nella politica e negli altri luoghi e di essere presenti e non lasciare lo spazio solo alla delinquenza, quando si presentano persone come me e vengono escluse continuamente dalla partecipazione, come ha fatto Beppe Grillo e come hanno fatto anche molti deputati del m5 stelle (i quali sanno che ero iscritto nel movimento, visto che ho parlato anche con loro), può significare solo che qualcosa, probabilmente, non funziona come dovrebbe e quindi sarebbe normale che tutti avessero qualche dubbio su tutti questi partiti e movimenti che non garantiscono affatto la partecipazione come afferma l'articolo 3 della costituzione italiana:

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Ma, se ora usciamo per un attimo dal luogo comune secondo cui la mia esposizione fin qui fatta è personale e incominciamo a ragionare sul fatto che se in un dato periodo e in un dato luogo appaiono e sono presenti persone che vivono nella comunità e che nel legittimo libero arbitrio vogliono esprimere un'opinione e partecipare secondo le regole dello stato civile, presentando un chiaro programma come ho fatto << per di più l'unico programma all'interno del movimento5stelle calabrese>> e vengono escluse come tutti possono vedere, cosa dobbiamo pensare ?

Tutta la politica parla, ma un po di coerenza deve imparare a praticarla, oppure no ?

Invito tutti a trovare e fare programmi innovativi e migliori di quelli esistenti.

Se si riesce a farlo, si faccia.

Ma si faccia, perchè << se quello che elaborano anche le persone come me non sembrano sufficienti e adatte>> qualcosa ci vuole, perchè se manca l'anello di congiunzione nel cambiamento e nel miglioramento della società, le azioni sono incomplete e non funzionano, come dice chiaramente Il magistrato Nicola Gratteri:

Abbiamo sottovalutato.

La delinquenza ha preso potere decisionale.

Tutti siamo colpevoli quantomeno di omissione, quantomeno di non avere avuto il coraggio la volontà e la libertà di arginare il fenomeno mafioso, soprattutto il potere politico, soprattutto il potere legislativo, che ancora oggi mentre noi parliamo non ci ha dato un sistema di norme proporzionato e proporzionale alle realtà criminali.

Scriviamo e comunichiamo per non lasciare ad altri la narrazione.

Le mafie votano e fanno votare.

Non possiamo più consentire queste cose.

Siamo qui perché vogliamo cambiare la Calabria.

Bisogna avere il coraggio di occupare gli spazi, dovete andare in piazza, dovete occupare la cosa pubblica, dovete impegnarvi in politica, nel volontariato in tutto quello che è possibile fare, andare oltre a quello che è il vostro lavoro. Se no continueremmo a piangerci addosso.

Questo è il cambiamento da oggi, a parte le chiacchere, se vogliamo fare qualcosa ? altrimenti continuiamo a piangerci addosso e Facciamoci portare per il naso una volta dall’uno e una volta dall’altro.

li 18-01-2020    87070 Plataci (CS)

Stamati Domenico Basile

Consiglio di leggere fino in fondo alla pagina prima di trarre le conclusioni.