CASTROREGIO
PLATACI

Nel parlare di Gesù Cristo abbiamo accennato allo Spirito Santo infatti abbiamo detto che Gesù fu generato dallo Spirito Santo e che all’età di circa trent’anni fu unto di Spirito Santo. Ma che cosa è lo Spirito Santo? Esso è una persona (Esso ? il commentatore non sa se può dire Egli )divina che assieme al Padre e al Figliuolo fa parte della Divinità, e quindi Esso è Dio. Ora, con le Scritture spiegheremo proprio questo, e cioè che lo Spirito Santo è una persona e che è Dio.

La sua personalità

Lo Spirito Santo é una persona infatti parla secondo che é scritto: "Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori.." (Ebr. 3:7-8); "E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e raggiungi codesto carro" (Atti 8:29); "E come Pietro stava pensando alla visione, lo Spirito gli disse: Ecco tre uomini che ti cercano. Lèvati dunque, scendi, e và con loro, senza fartene scrupolo, perché sono io che li ho mandati" (Atti 10:19-20); "E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2); "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire" (Giov. 16:13); "Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede" (1 Tim. 4:1).

Lo Spirito Santo rivela secondo che é scritto in Luca: "Gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe la morte prima d’aver veduto il Cristo del Signore" (Luca 2:26).

Lo Spirito ascolta perché Gesù disse di lui: "Dirà tutto quello che avrà udito" (Giov. 16:13).

Lo Spirito vede infatti i sette occhi che aveva l’Agnello che vide Giovanni sono i sette Spiriti di Dio, o come disse il profeta Zaccaria "gli occhi dell’Eterno" (Zacc. 4:10).

Lo Spirito prega secondo che é scritto: "Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili... esso intercede per i santi secondo Iddio" (Rom. 8:26-27).

Lo Spirito Santo fa nascere di nuovo secondo che è scritto: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6).

Lo Spirito Santo costituisce gli anziani nella chiesa secondo che disse Paolo agli anziani di Efeso: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28).

Lo Spirito Santo può vietare di fare qualcosa, come fece verso gli apostoli, secondo che é scritto: "Poi, traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro d’annunziar la Parola in Asia" (Atti 16:6) (vorrei che notaste che il verbo vietare é menzionato anche in queste Scritture che si riferiscono alla persona di Gesù: "Allora vietò ai suoi discepoli di dire ad alcuno ch’egli era il Cristo" [Matt. 16:20], e: "E Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno; ma più lo divietava loro e più lo divulgavano..." [Mar. 7:36]).

Lo Spirito Santo può non permettere certe cose secondo che é scritto: "Giunti sui confini della Misia, tentarono d’andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro" (Atti 16:7) (anche in questo caso vorrei che notaste che in queste altre Scritture il non permettere qualcosa si riferisce alla persona di Gesù: "E come egli montava nella barca, l’uomo ch’era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. E Gesù non glielo permise..." [Mar. 5:18-19]; "Non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo" [Luca 4:41]).

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  • Lo Spirito Santo è Gesù ?
  • lo chiedo a chi ha scritto questo brano. Perchè se cosi fosse, perchè Gesù dice:
  • "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire" e quindi non dice io, ma dice egli.
  • Da ciò si comprende che parla di un altra persona, e visto che da tutti i brani citati in precedenza, si dice che lo Spirito Santo è una persona, perchè viene confuso con Gesù ?
  • Faccio questa ulteriore osservazione, in mezzo a tutte queste osservazioni, affinchè ci si renda conto di ciò che si scrive e di ciò che si legge.
  • (Domenico Stamati).
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  • Lo Spirito può essere contristato infatti é scritto: "E non contristate lo Spirito Santo di Dio.." (Ef. 4:30); "Ma essi furono ribelli, contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10).

    Lo Spirito può essere contrastato infatti Stefano disse davanti al Sinedrio: "Voi contrastate sempre allo Spirito Santo; come fecero i padri vostri, così fate anche voi" (Atti 7:51).

    Lo Spirito può essere tentato infatti Pietro disse a Saffira: "Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore?" (Atti 5:9).

    Allo Spirito si può mentire infatti Pietro disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3).

    Allo Spirito si può parlare contro secondo che é scritto: "Ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello avvenire" (Matt. 12:32).

    Lo Spirito Santo insegna secondo che é scritto: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ed ancora: "Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe e ai magistrati e alle autorità, non state in ansietà del come o del che avrete a rispondere a vostra difesa, o di quel che avrete a dire; perché lo Spirito Santo v’insegnerà in quell’ora stessa quel che dovrete dire" (Luca 12:11-12); ed ancora: "E desti loro il tuo buono Spirito per istruirli..." (Neh. 9:20); ed anche: "Noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito..." (1 Cor. 2:13).

    Lo Spirito investiga infatti é scritto: "Lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10).

    Lo Spirito ricorda le parole del Signore secondo che è scritto: "E vi rammenterà tutto quello che v’ho detto" (Giov. 14:26).

    Lo Spirito ha un sentimento secondo che é scritto: "Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito.." (Rom. 8:27).

    La sua divinità

    Ora, metteremo a confronto dei passi della Scrittura che si riferiscono allo Spirito Santo di Dio con altri che si riferiscono a Dio al fine di dimostrare che lo Spirito Santo é Dio.

    Ÿ Lo scrittore agli Ebrei dice: "..Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente?" (Ebr. 9:14), e Mosè afferma di Dio: "Ab eterno in eterno, tu sei Dio" (Sal. 90:2). Lo Spirito è quindi eterno come lo è Dio.

    Ÿ Davide disse a Dio: "Dove me ne andrò lungi dal tuo Spirito?" (Sal. 139:7), mentre Dio disse a Geremia: "Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto sì ch’io non lo venga? dice l’Eterno" (Ger. 23:24). Lo Spirito è dunque onnipresente come lo è Dio.

    Ÿ Paolo dice che "lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10), mentre Anna disse di Dio: "L’Eterno è un Dio che sa tutto" (1 Sam. 2:3). Lo Spirito è quindi onnisciente come lo è Dio.

    Ÿ Elihu disse: "Lo Spirito di Dio mi ha creato" (Giob. 33:4), mentre Davide disse a Dio: "Poiché sei tu che hai formato le mie reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre" (Sal. 139:13). Lo Spirito quindi crea come fa Dio.

    Ÿ Gesù disse: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6), mentre Giovanni dice che coloro che credono nel nome del Figlio di Dio "son nati da Dio" (Giov. 1:13). Lo Spirito fa dunque nascere di nuovo come fa Dio.

    Ÿ Pietro, prima disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3), e poi gli disse: "Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4). Mentire allo Spirito Santo quindi equivale a mentire a Dio.

    Ÿ Nel libro degli Atti degli apostoli é scritto che Paolo disse a dei Giudei che rifiutarono di credere nel Vangelo: "Ben parlò lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Và a questo popolo e dì: Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete; guarderete coi vostri occhi, e non vedrete..." (Atti 28:25-26), mentre nel libro del profeta Isaia queste parole sono attribuite al Signore degli eserciti che Isaia vide in visione secondo che é scritto: "Nell’anno della morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto... Poi udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò? E chi andrà per noi? Allora io risposi: ‘Eccomi, manda me!’ Ed egli disse: ‘Và, e dì a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!..." (Is. 6:1,8-9). Quindi lo Spirito Santo mandò Isaia a predicare come fece anche il Signore degli eserciti.

    Ÿ Nel libro degli Atti degli apostoli dopo che lo Spirito Santo parlò ad Antiochia dicendo: "Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2), è scritto che essi "mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro" (Atti 13:4). Gesù disse: "Ben è la mèsse grande, ma pochi son gli operai. Pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse" (Matt. 9:37-38), facendo chiaramente capire che é Dio che manda i suoi operai nella sua messe; quindi lo Spirito Santo è Dio perché mandò Paolo e Barnaba nella messe del Signore.

    Ÿ Gesù chiamò lo Spirito Santo "il Consolatore" (Giov. 15:26) quindi Egli consola quelli che sono abbattuti. Paolo ai Corinzi dice: "Ma Iddio che consola gli abbattuti, ci consolò con la venuta di Tito.." (2 Cor. 7:6), ed anche: "Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione" (2 Cor. 1:3-4). Quindi lo Spirito Santo consola come fa Dio.

    Ÿ In Isaia é scritto che gli Israeliti nel deserto "contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10), mentre nei Salmi é scritto: "Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, e lo contristarono nella solitudine!" (Sal. 78:40). Gli Israeliti quindi, contristando lo Spirito Santo contristarono Dio.

    Ÿ Paolo disse ai Corinzi "Non sapete voi che il vostro corpo é il tempio dello Spirito Santo che é in voi..?" (1 Cor. 6:19) ed anche: "Non sapete voi che siete il tempio di Dio..?" (1 Cor. 3:16). Lo Spirito Santo quindi abita nel credente assieme a Dio.

    Ÿ Gesù disse: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ma disse anche: "Saranno tutti ammaestrati da Dio" (Giov. 6:45), e Davide dice che Dio "insegnerà ai mansueti la sua via" (Sal. 25:9). Lo Spirito Santo quindi insegna come fa Dio.

    Ÿ Gesù ha detto dello Spirito: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13); e Davide nei Salmi dice a Dio: "Guidami nella tua verità" (Sal. 25:5). Quindi se lo Spirito della verità guida nella verità come fa Dio ciò significa che Egli è Dio.

    Come potete da voi stessi vedere le Scritture affermano che lo Spirito Santo è eterno, onnipotente, onnipresente e onnisciente come Dio (e quindi non può non essere Dio), e molte cose che fa Dio le fa Lui medesimo.

    La Trinità secondo le Sacre Scritture

    studio biblico sulla Trinità nella Sacra Scrittura - dottrina - confutazione delle eresie

     

    La dottrina della Trinità - cioè, che Dio Padre, Figlio e Spirito Santo sono tutti ugualmente ed eternamente l'unico vero Dio - può apparire difficile da comprendere, ma è il fondamento dell'insegnamento cristiano.

    Sia l'Antico che il Nuovo Testamento insegnano l'unità e la trinità (o tri-unità) di Dio. L'idea che ci sia un solo Dio, che ha creato tutte le cose, viene ripetutamente sottolineata in molti versi della Bibbia; un esempio è Isaia 45:18: "Così dice l'Eterno che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha formato la terra e l'ha fatta...: 'Io sono l'Eterno e non c'è alcun altro'".

    Questo verso dichiara che Dio ha creato i cieli e la terra, e che non esistono altri dèi. Confrontiamolo con Giovanni 1:1-3: "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta".
    Qui leggiamo chiaramente che tutto ciò che esiste è stato creato dalla Parola di Dio. Pochi versi dopo, in Giovanni 1:14 leggiamo che Gesù Cristo è la Parola di Dio, che "è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi". Egli non è un essere creato ma esiste da sempre ("nel principio era la Parola", Giovanni 1:1), dimora pienamente in Dio ed è Dio stesso ("la Parola era con Dio, e la Parola era Dio", stesso verso - si veda la nota conclusiva di questo studio per l'analisi del testo originale in greco).

    La Bibbia insegna che Dio è un Dio unico, composto da tre Persone:

    • Dio Padre: "Nel principio Dio creò i cieli e la terra" (Genesi 1:1)
    • Dio Figlio: "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio" (Giovanni 1:1)
    • Dio Spirito Santo: "La terra era informe e vuota... e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque" (Genesi 1:2).

    Sono tre Persone unite ma un solo Dio:

    • Unite: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" (Genesi 1:1)
    • Distinte: Dio Padre dona il Suo unigenito Figlio Cristo Gesù volontariamente per la salvezza degli uomini; Dio Figlio si dona rivestendosi di mortalità, morendo alla croce e risuscitando il terzo giorno; Dio Spirito Santo discende per convincere i cuori di peccato. Non dimentichiamo che Gesù ha pregato il Padre che ci fosse dato il Consolatore (Giov. 14:16,17).

    Le tre Persone della Deità risaltano da brani della Scrittura quali Isaia 48:16: "Fin dal principio non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero là. E ora il Signore, l'Eterno, e il suo Spirito mi hanno mandato". Chi parla in questo brano dell'Antico Testamento è evidentemente Dio, eppure è proprio Gesù Cristo, infatti dice di essere stato "mandato dal Signore, l'Eterno" (cioè, dal Padre) "e dal suo Spirito" (cioè, dallo Spirito Santo).

    Un altro brano, Isaia 9:5, che profetizzava della venuta di Gesù Cristo nel mondo, dice di Lui: "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace". Qui Gesù è inequivocabilmente associato all'unico Dio.

    Nel Nuovo Testamento la dottrina della Trinità è evidente nel brano di Giovanni 15:26, dove il Signore Gesù dice: "Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me". C'è ancora la formula battesimale: "...battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19). Un nome (Dio)... e nello stesso tempo tre nomi!

    GESÙ: Che Gesù, l'unigenito Figlio di Dio, abbia preteso effettivamente di essere Dio, uguale al Padre, è evidente da numerosi brani della Scrittura. Per esempio, Egli disse: "Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio, e la fine... che è, che era e che ha da venire, l'Onnipotente" (Apocalisse 1:8).
    Lo stesso Spirito Santo di Dio è chiamato intercambiabilmente "Spirito di Dio" oppure "Spirito di Gesù Cristo" (Romani 8:9, Atti 16:7, Filippesi 1:19, 1 Pietro 1:11).

    SPIRITO SANTO: Certe sètte insegnano la falsa dottrina che lo Spirito sia qualche genere di "forza" o influenza divina impersonale, ma la Bibbia insegna che Egli è una persona reale, esattamente come lo sono il Padre e il Figlio, che si può rattristare come una persona (Efesini 4:30), e che guida e parla da parte del Padre. Gesù disse: "Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire" (Giovanni 16:13).

    Il concetto di tri-unità: L'insegnamento della Bibbia a proposito della Trinità può essere sintetizzato come segue: Dio è una Tri-unità, in cui ciascuna Persona della Deità è ugualmente, pienamente ed eternamente Dio. Ognuno di loro è necessario, ognuno è distinto, eppure tutti e tre sono Uno solo. Il Padre è la Sorgente invisibile e onnipresente di ogni essere, rivelato in e per mezzo del Figlio (cfr. Matteo 11:27, Giovanni 14:6) e sperimentato in e per mezzo dello Spirito Santo. Il Figlio procede dal Padre, e lo Spirito dal Figlio. Con riferimento alla creazione divina, il Padre è il Pensiero che le sta dietro, il Figlio è la Parola che genera e che la fa sussistere, e lo Spirito è l'Atto che la traduce in realtà.

    Noi "vediamo" Dio e la Sua grande salvezza nel Figlio di Dio, il Signore Gesù Cristo, poi facciamo "esperienza" della loro realtà per mezzo della fede, attraverso la presenza del Suo Spirito Santo dentro di noi.

    Per quanto queste relazioni possano apparire paradossali, sono in effetti profondamente realistiche, e la loro verità è scritta nel profondo della natura umana. Perciò gli esseri umani hanno sempre intuito la verità che Dio dev'essere "là fuori", presente dappertutto e la Causa fondamentale di ogni cosa, ma hanno corrotto questa conoscenza intuitiva del Padre per decadere nel panteismo, e infine nel naturalismo.

    Allo stesso modo, gli uomini hanno sempre avvertito il bisogno di "vedere" Dio in termini della loro propria esperienza e comprensione, ma questa consapevolezza che Dio deve necessariamente rivelare Sé stesso è stata distorta per produrre il politeismo e l'idolatria. Così gli esseri umani hanno sempre costruito delle "immagini" di Dio, a volte sotto forma di immagini scolpite, altre volte anche sotto forma di sistemi religiosi o filosofici che pretendono di rappresentare la realtà ultima.

    Infine, gli esseri umani hanno sempre saputo che dovrebbe essere possibile avere comunione con il loro Creatore e sperimentare la Sua presenza "dentro". Ma questa profonda intuizione dello Spirito Santo è stata corrotta per produrre varie forme di falso misticismo e fanatismo, perfino lo spiritismo e l'occultismo diabolico. Dunque, la verità della tri-unità di Dio è insita nella stessa natura dell'uomo, ma spesso quest'ultimo l'ha distorta, sostituendovi un dio falso.




    Versi della Bibbia che dimostrano che, oltre al Padre, anche il Figlio e lo Spirito Santo sono Dio.

    da uno scritto di G. Butindaro


    Riguardo al Figlio.

    - L'apostolo Giovanni scrive: "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa é stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.... E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità" (Giov. 1:1-3;14).

    Riassumendo:

  • Gesù era ed è l'Eterno Iddio, esistente da sempre, prima del tempo e della materia: "Nel principio era la Parola".
  • Egli era ed è una Persona distinta da Dio Padre: "La Parola [il Figliuolo preincarnato] era con Dio" (il Padre).
  • Egli era ed è Dio: "La Parola era Dio" (Giov. 1:1).
  • Egli è coesistente con Dio Padre fin dall'Eternità (verso 2).
  • Egli è il Creatore dell'universo (verso 3).

    - Paolo disse di Gesù Cristo ai Colossesi che "in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza" (Col. 1:19). Ed è proprio in virtù del fatto che in Cristo abitò tutta la pienezza della Divinità che noi abbiamo potuto ricevere da lui grazia sopra grazia infatti Giovanni dice: "E’ della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia" (Giov. 1:16).

    - L’apostolo Paolo disse ai Romani: "Dai quali (dagli Israeliti) è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen" (Rom. 9:5). Quindi Cristo Gesù, benché fu trovato nell’esteriore come un uomo, é l’Iddio che è benedetto per l’eternità.

    - Paolo dice a Tito: "Aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù..." (Tito 2:13).

    - L’apostolo Pietro ha chiamato anche lui Gesù Cristo "il nostro Dio e Salvatore", infatti all’inizio della sua seconda epistola è scritto: "Simon Pietro, servitore e apostolo di Gesù Cristo, a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo" (2 Piet. 1:1).

    - Nell'epistola agli Ebrei è scritto che "dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, è nei secoli dei secoli..." (Ebr. 1:8). Anche da queste parole tratte dal quarantacinquesimo salmo si comprende chiaramente che il Figliuolo è Dio.

    - Nel libro degli Atti degli apostoli tra le parole che Paolo rivolse agli anziani della chiesa di Efeso vi sono queste: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale
    lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28). Ora, in queste parole è detto che Dio ha acquistato la sua Chiesa con il suo sangue, il che a prima vista parrebbe incredibile perché sappiamo che non è Dio che è morto sulla croce ed ha versato il suo sangue per noi, ma il suo Unigenito Figliuolo. Ma esaminando attentamente questo passo e confrontandolo con altri passi della Scrittura noteremo che qui Paolo si riferisce al Figliuolo di Dio e non a Dio il Padre il quale nei giorni della carne del suo Figliuolo continuava ad essere assiso sul suo trono nel cielo. Ricordatevi che quando Toma disse a Gesù: "Signor mio e Dio mio" (Giov. 20:28), ammise implicitamente che il suo Dio era morto sulla croce, che aveva sparso il suo sangue per comprarci con esso, e poi era risorto; ma badate che non è che con quelle parole ammise che Dio Padre era morto sulla croce; dico questo per farvi comprendere che c’è sempre da fare una chiara distinzione tra Dio Padre e Dio Figliuolo. Sono due persone * unite e della medesima sostanza da ogni eternità, ma nello stesso tempo diverse tra loro e devono essere nominate separatamente al fine di non scambiare l’una per l’altra. In conclusione, Gesù Cristo è l’Iddio che, secondo le parole di Paolo, ha comprato la sua Chiesa con il suo sangue.

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  • ( Sono due persone * Concedetemi un osservazione chi ha scritto quì, si è dimenticato della terza persona di Dio, ovvero lo Spirito Santo, quindi vi sottolineo, che così scritto, non capireste ciò che viene ammesso poche frasi precedenti, in cui si dice chiaramente che è col sangue dello Spirito Santo che siamo stati acquistati e cioè col sangue dell'Unigenito figlio di Dio, come viene chiaramente e palesemente dichiarato.
  • E' stata omessa una persona della Trinità, e mi chiedo, se chi scrive ha consapevolezza dell'incompletezza dell'espressione.
  • A mio avviso è sconsigliabile parlare di pezzi di verità e a metà, mescolandoli in questo modo, perchè generano confusione e sono tra i motivi per cui, ancora fino ad oggi, 2008 anni dopo Christo, la gente è incredula e imbambolata.
  • Come sopra citato.....(diverse tra loro e devono essere nominate separatamente al fine di non scambiare l’una per l’altra)...., ora io vi dico : perchè lo stesso concetto non viene applicato anche per lo Spirito Santo (Gesù <<Junior>>), che viene erroneamente confuso con Gesù <<Senior>>?
  • Sottolineiamo ulteriormente che Primogenito non è la stessa cosa di Unigenito......) ( Domenico Stamati)
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  • - Sempre in questa lettera è scritto: "E quando di nuovo introduce il
    Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l’adorino" (Ebr. 1:6). Ora, noi sappiamo che gli angeli adorano solo Dio secondo che è scritto: "L’esercito de’ cieli t’adora" (Neh. 9:6); quindi, siccome gli angeli sanno che si deve adorare solo Dio (l’angelo di Gesù che apparve a Giovanni sull’isola di Patmo, quando vide che Giovanni si prostrò davanti a lui per adorarlo gli disse: "Guàrdati dal farlo... Adora Iddio!" [Ap. 22:9]) essi sanno e riconoscono che Gesù Cristo è Dio. E poi se Dio Padre ha ordinato ai suoi angeli di adorare il suo Figliuolo vuole dire che Egli stesso riconosce in Cristo Gesù la seconda persona della Divinità. Se Gesù non fosse Dio, il Padre non avrebbe giammai ordinato ai suoi angeli di adorarlo.

    - Paolo dice ai Filippesi: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù; il quale, essendo in forma di Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini..." (Fil. 2:5-7). In questa maniera Paolo ha confermato sia che Cristo Gesù era uguale a Dio, e sia che Egli come Figliuolo di Dio era presso il Padre avanti la fondazione del mondo.


    Riguardo allo Spirito Santo.

    Innanzi tutto va detto che
    lo Spirito Santo è una persona infatti parla secondo che é scritto: "Perciò, come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori.." (Ebr. 3:7-8); "E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e raggiungi codesto carro" (Atti 8:29); "E come Pietro stava pensando alla visione, lo Spirito gli disse: Ecco tre uomini che ti cercano. Lèvati dunque, scendi, e và con loro, senza fartene scrupolo, perché sono io che li ho mandati" (Atti 10:19-20); "E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2); "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire" (Giov. 16:13); "Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede" (1 Tim. 4:1).

    Lo Spirito Santo rivela secondo che é scritto in Luca: "Gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe la morte prima d’aver veduto il Cristo del Signore" (Luca 2:26).

    Lo Spirito ascolta perché Gesù disse di lui: "Dirà tutto quello che avrà udito" (Giov. 16:13).

    Lo Spirito vede infatti i sette occhi che aveva l’Agnello che vide Giovanni sono i sette Spiriti di Dio, o come disse il profeta Zaccaria "gli occhi dell’Eterno" (Zacc. 4:10).

    Lo Spirito prega secondo che é scritto: "Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili... esso intercede per i santi secondo Iddio" (Rom. 8:26-27).

    Lo Spirito Santo fa nascere di nuovo secondo che è scritto: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6).

    Lo Spirito Santo costituisce gli anziani nella chiesa secondo che disse Paolo agli anziani di Efeso: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue" (Atti 20:28).

    Lo Spirito Santo può vietare di fare qualcosa, come fece verso gli apostoli, secondo che é scritto: "Poi, traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro d’annunziar la Parola in Asia" (Atti 16:6) (vorrei che notaste che il verbo vietare é menzionato anche in queste Scritture che si riferiscono alla persona di Gesù: "Allora vietò ai suoi discepoli di dire ad alcuno ch’egli era il Cristo" [Matt. 16:20], e: "E Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno; ma più lo divietava loro e più lo divulgavano..." [Mar. 7:36]).

    Lo Spirito Santo può non permettere certe cose secondo che é scritto: "Giunti sui confini della Misia, tentarono d’andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro" (Atti 16:7) (anche in questo caso vorrei che notaste che in queste altre Scritture il non permettere qualcosa si riferisce alla persona di Gesù: "E come egli montava nella barca, l’uomo ch’era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. E Gesù non glielo permise..." [Mar. 5:18-19]; "Non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo" [Luca 4:41]).

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  • Lo Spirito Santo è Gesù ?
  • lo chiedo a chi ha scritto questo brano. Perchè se cosi fosse, perchè Gesù dice:
  • "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire" e quindi non dice io, ma dice egli.
  • Da ciò si comprende che parla di un altra persona, e visto che da tutti i brani citati in precedenza, si dice che lo Spirito Santo è una persona, perchè viene confuso con Gesù ?
  • Faccio questa ulteriore osservazione, in mezzo a tutte queste osservazioni, affinchè ci si renda conto di ciò che si scrive e di ciò che si legge.
  • (Domenico Stamati).
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  • Lo Spirito può essere contristato infatti é scritto: "E non contristate lo Spirito Santo di Dio.." (Ef. 4:30); "Ma essi furono ribelli, contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10).

    Lo Spirito può essere contrastato infatti Stefano disse davanti al Sinedrio: "Voi contrastate sempre allo Spirito Santo; come fecero i padri vostri, così fate anche voi" (Atti 7:51).

    Lo Spirito può essere tentato infatti Pietro disse a Saffira: "Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore?" (Atti 5:9).

    Allo Spirito si può mentire infatti Pietro disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3).

    Allo Spirito si può parlare contro secondo che é scritto: "Ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello avvenire" (Matt. 12:32).

    Lo Spirito Santo insegna secondo che é scritto: "Ma il Consolatore,
    lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ed ancora: "Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe e ai magistrati e alle autorità, non state in ansietà del come o del che avrete a rispondere a vostra difesa, o di quel che avrete a dire; perché lo Spirito Santo v’insegnerà in quell’ora stessa quel che dovrete dire" (Luca 12:11-12); ed ancora: "E desti loro il tuo buono Spirito per istruirli..." (Neh. 9:20); ed anche: "Noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito..." (1 Cor. 2:13).

    Lo Spirito investiga infatti é scritto: "Lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10).

    Lo Spirito ricorda le parole del Signore secondo che è scritto: "E
    vi rammenterà tutto quello che v’ho detto" (Giov. 14:26).

    Lo Spirito ha un sentimento secondo che é scritto: "Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito.." (Rom. 8:27).


    Ora, metteremo a confronto i passi della Scrittura che si riferiscono allo Spirito Santo di Dio con quelli che si riferiscono a Dio al fine di dimostrare che lo Spirito Santo é Dio.

    - Lo scrittore agli Ebrei dice: "..Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d’ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente?" (Ebr. 9:14), e Mosè afferma di Dio: "Ab eterno in eterno, tu sei Dio" (Sal. 90:2). Lo Spirito è quindi eterno come lo è Dio.

    - Davide disse a Dio: "Dove me ne andrò lungi dal tuo Spirito?" (Sal. 139:7), mentre Dio disse a Geremia: "Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto sì ch’io non lo vegga? dice l’Eterno" (Ger. 23:24). Lo Spirito è dunque onnipresente come lo è Dio.

    - Paolo dice che "lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio" (1 Cor. 2:10), mentre Anna disse di Dio: "L’Eterno è un Dio che sa tutto" (1 Sam. 2:3). Lo Spirito è quindi onnisciente come lo è Dio.

    - Elihu disse: "Lo Spirito di Dio mi ha creato" (Giob. 33:4), mentre Davide disse a Dio: "Poiché sei tu che hai formato le mie reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre" (Sal. 139:13). Lo Spirito quindi crea come fa Dio.

    - Gesù disse: "...se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio... quel che è nato dallo Spirito, è spirito" (Giov. 3:5,6), mentre Giovanni dice che coloro che credono nel nome del Figlio di Dio "son nati da Dio" (Giov. 1:13). Lo Spirito fa dunque nascere di nuovo come fa Dio.

    - Pietro, prima disse ad Anania: "Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere?" (Atti 5:3), e poi gli disse: "Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio" (Atti 5:4). Mentire allo Spirito Santo quindi equivale a mentire a Dio.

    - Nel libro degli Atti degli apostoli é scritto che Paolo disse a dei Giudei che rifiutarono di credere nel Vangelo: "Ben parlò lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Và a questo popolo e dì: Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete; guarderete coi vostri occhi, e non vedrete..." (Atti 28:25-26), mentre nel libro del profeta Isaia queste parole sono attribuite al Signore degli eserciti che Isaia vide in visione secondo che é scritto: "Nell’anno della morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto... Poi udii la voce del Signore che diceva: Chi manderò? E chi andrà per noi? Allora io risposi: ‘Eccomi, manda me!’ Ed egli disse: ‘Và, e dì a questo popolo: Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!..." (Is. 6:1,8-9). Quindi lo Spirito Santo mandò Isaia a predicare come fece anche il Signore degli eserciti.

    - Nel libro degli Atti degli apostoli dopo che lo Spirito Santo parlò ad Antiochia dicendo: "Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati" (Atti 13:2), è scritto che essi "mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro" (Atti 13:4). Gesù disse: "Ben è la mèsse grande, ma pochi son gli operai. Pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse" (Matt. 9:37-38), facendo chiaramente capire che é Dio che manda i suoi operai nella sua messe; quindi lo Spirito Santo è Dio perché mandò Paolo e Barnaba nella messe del Signore.

    - Gesù chiamò lo Spirito Santo "il Consolatore" (Giov. 15:26) quindi Egli consola quelli che sono abbattuti. Paolo ai Corinzi dice: "Ma Iddio che consola gli abbattuti, ci consolò con la venuta di Tito.." (2 Cor. 7:6), ed anche: "Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione" (2 Cor. 1:3-4). Quindi lo Spirito Santo consola come fa Dio.

    - In Isaia é scritto che gli Israeliti nel deserto "contristarono il suo Spirito Santo" (Is. 63:10), mentre nei Salmi é scritto: "Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, e lo contristarono nella solitudine!" (Sal. 78:40). Gli Israeliti quindi, contristando lo Spirito Santo contristarono Dio.

    - Paolo disse ai Corinzi "Non sapete voi che il vostro corpo é il tempio dello Spirito Santo che é in voi..?" (1 Cor. 6:19) ed anche: "Non sapete voi che siete il tempio di Dio..?" (1 Cor. 3:16). Lo Spirito Santo quindi abita nel credente assieme a Dio.

    - Gesù disse: "Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa..." (Giov. 14:26), ma disse anche: "Saranno tutti ammaestrati da Dio" (Giov. 6:45), e Davide dice che Dio "insegnerà ai mansueti la sua via" (Sal. 25:9). Lo Spirito Santo quindi insegna come fa Dio.

    - Gesù ha detto dello Spirito: "Ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità" (Giov. 16:13); e Davide nei Salmi dice a Dio: "Guidami nella tua verità" (Sal. 25:5). Quindi se lo Spirito della verità guida nella verità come fa Dio ciò significa che Egli è Dio.

    Come potete da voi stessi vedere le Scritture affermano che lo Spirito Santo è eterno, onnipotente, onnipresente e onnisciente come Dio.




    Risposte alle obiezioni dei Testimoni di Geova


    1. GESU' NON E' UN DIO MINORE

    I Testimoni di Geova negano la divinità di Gesù Cristo, e affermano che nel verso di Giovanni 1:1 Egli è chiamato "un dio", e non "Dio". Per questo, le loro Bibbie (la cui versione è detta "Traduzione del Nuovo Mondo") sono state alterate in modo che quando si parla di Gesù si parla sempre di "un dio". Le alterazioni presenti nelle loro Bibbie sono elencate in questo studio, e messe a confronto con il testo originale del Nuovo Testamento.

    Essi basano la loro interpretazione sul fatto che in greco (la lingua originale del Nuovo Testamento) non esiste l'articolo indeterminativo, così essi considerano fondamentale la presenza dell'articolo determinativo. Quando trovano "ho theos" ("il dio"), traducono con "Dio", mentre quando trovano solo "theos" ("dio"), traducono con "un dio".
    È davvero questa l'interpretazione corretta? No. È una regola sbagliata, e infatti essi stessi la violano! Il verso di Giovanni 1:18 si riferisce a "theos" due volte senza l'articolo, eppure i Testimoni di Geova traducono "theos" in un caso con "Dio" e nell'altro con "dio". Il verso è il seguente: "Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere". È evidente che nel primo caso si parla di Dio Padre, e nel secondo si parla di Dio Figlio, cioè Gesù, che è chiamato "l'unigenito Dio".

    Osserviamo ora il testo originale in greco di Giovanni 1:1 con relativa traduzione: "En archei en ho Logos [Nel principio era la Parola], kai ho Logos en pros ton Theon [la Parola era con Dio], kai Theos en ho Logos [la Parola era Dio]".
    Per la precisione, "kai Theos en ho Logos" menziona prima "Theos" (Dio), e poi "Logos" (Parola). Perché questo? Perché in greco, per riconoscere il soggetto di una frase, è necessario osservare il modo in cui terminano le parole. Nel caso di parole come "Theos" e "Logos", che terminano nella stessa maniera, si utilizzava l'articolo determinativo per "marcare" il soggetto della frase.
    L'apostolo Giovanni, dunque, scrisse "kai Theos en ho Logos" ("ho" è l'articolo) proprio perché non intendeva dire "Dio era la Parola" (frase che dottrinalmente poteva generare confusione), come l'ordine delle parole potrebbe far pensare, ma "la Parola era Dio". Questo è il motivo per cui, seguendo la grammatica greca, Giovanni omise l'articolo determinativo accanto a Theos.

    Del resto, l'affermazione dei Testimoni di Geova secondo cui Gesù è "un dio minore", non poteva che essere falsa, in quanto, nelle Scritture, Dio dichiara almeno quattro volte l'impossibilità che vi sia "un altro dio" o "un dio" all'infuori di Lui!


    2. LA DOTTRINA DELLA TRINITA' SI TROVA NELLA SCRITTURA

    In questo studio abbiamo citato numerosi passi che confermano la Trinità, e ve ne sono molti altri ancora. Il concetto di Trinità è presente non solo nel Nuovo Testamento, ma in tutta la Scrittura, e fin dal primo verso della Genesi, dove leggiamo che "Dio" ("Elohim", nel testo originale ebraico) creò i cieli e la terra.
    "Elohim" letteralmente significa "Dii" ma è accompagnato dal verbo al singolare. Il primo verso della Genesi significa letteralmente: "I Dii creò i cieli e la terra" (Gen. 1:1), e non "crearono". Questo nome di Dio al plurale sottintende la Trinità. Dio è una pluralità di Persone (Padre, Figlio, Spirito Santo), ma è e resta un unico e solo Dio, per questo motivo il testo sacro si riferisce a Lui usando il verbo al singolare.

    Il concetto è ripetuto in Deuteronomio 6:4. Un'antica esegesi ebraica su questo verso spiega: "Perché è necessario citare tre volte il nome di Dio in questo versetto? Il primo, Jahwe, è il Padre. Il secondo è la discendenza di Iesse, il Messia (il Cristo), che viene dalla famiglia di Iesse, tramite Davide. E il terzo è lo Spirito Santo che ci mostra la via, e questi tre sono Uno." (cit. in: Wie erkennt man den Messias?, pag. 23, Der Òlbaum e.V., Lorrach).


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  • Mi permetto di dire anch'io qualcosa, se sbaglio correggetemi pure.
  • Nel mio cammino, mi è capitato di imbattermi in svariate ricerche e sono testimone di eventi semplici e a volte particolari, che mi hanno manifestato realtà ed interpretazioni, spesso diverse da molte citazioni su esposte.
  • Comunico e rendo noto, che esistono, anche, altri modi di vedere ed altri concetti da indagare.
  • Jahwe è il Signore dei sette spiriti e non può essere confuso con il termine padre, che designa il genitore di sesso maschile.
  • Esiste anche l'espressione: nel nome del Profeta, Figlio, e Spirito Santo.
  • Se queste sono tre persone:............chi sono ?
  • Dio, si sa che è Iahvè.
  • il Profeta.................. è Mosè ?
  • il Figlio..................... è Gesù ?
  • lo Spirito Santo......... è Gesù Bambino ?
  • .................................................................................................sono verità su Dio ..?
  • ............................................................sono verità di Dio e sulle sue manifestazioni ..?
  • (Domenico Stamati)
  • Adesso vi mostro un altro pezzo tratto dall'articolo: Il bambino che è sempre esistito, comunicandovi ciò che penso e sottoponendovi la mia modesta interpretazione.
  • Non c'è bisogno di dire che gratuitamente ho ricevuto e gratuitamente do, specificando che, questo avviene perchè Dio ci da, concedetemi di aggiungere, <<anche>> <<nella sua infinita semplicità ed amicizia>>.
  • Benchè io sia un semplice uomo nato da donna e da uomo, penso di avere comprensione, in questa maniera, di questi argomenti, probabilmente, per le scelte che faccio nel mio libero arbitrio. Allo stesso modo, ogni uno, se vuole, penso può fare meglio.
  • Gesù è Dio
  • Premesso che sta scritto:

    Marco 12
    28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
    29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
    Luca 18:19 Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. (C.E.I.). 

    Quindi, a mio avviso, ci sono forti dubbi sul fatto che, se, chi scrive capisce ciò che sta scrivendo con questa affermazione.
    Visto che è lo stesso Gesù per sua bocca che dice di non essere Dio.

    Domenico Stamati.

    Ci sono alcuni passi nel Nuovo Testamento, in cui il Signore Gesù parla in modo particolarmente regale di Sé stesso come l'«Io sono». In questa auto-rivelazione Egli utilizza la stessa espressione con cui Dio nell'Antico Testamento si definisce nei confronti del Suo popolo, come unico Signore e Salvatore del mondo.

    Guardiamo con attenzione cosa ha scritto quì il commentatore. Chiediamoci se è consapevole di ciò che sta dichiarando e se noi siamo consapevoli di ciò che stiamo leggendo? Domenico Stamati.

    Possiamo dire che Gesù è la "parte" di Dio inviata agli uomini. Non crediamo in tre dei, ma in un solo Dio che si rivela in tre Persone distinte.

    Dal XIII secolo dopo Cristo proviene un'esegesi ebraica su Deuteronomio 6,4: «Ascolta, Israele: Il Signore, il nostro Dio, è l'unico Signore.» Nell'interpretazione leggiamo: «Perché è necessario citare tre volte il nome di Dio in questo versetto? Il primo, Jahwe, è il Padre (1). Il secondo è la discendenza di Iesse, il Messia, che deve venire dalla famiglia di Iesse, tramite Davide. E il terzo è la via che si trova sotto (cioè lo Spirito Santo, che ci mostra la via) e questi tre sono uno.» (cit. in: Wie erkennt man den Messias?, pag. 23, Der Òlbaum e.V., Lorrach.)

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    Il commentatore, così scrivendo, si auto-contraddice e crea una grande confusione, e quindi sarebbe utile mettere molta attenzione.

    Jahwe, Dio (Iahvè- IHVXM) è Dio, e non è il padre, perchè il padre designa un genitore di sesso maschile e, quindi non è Dio, ma è un semplice genitore.

    Poi, si potrebbe dire, eventualmente, per tentare di commentare il testo biblico, che << Dio si rivela e si manifesta nelle vicende dell'umanità.
    E questo può avvenire attraverso le persone citate nei testi, che per la loro scelta e devozione, accolgono Dio nel loro animo, che a loro si rivela e tramite loro, quindi la misericordia di Dio, si manifesta >>.

    Poi, l'espressione verbale usata dal commentatore diventerebbe alquanto più ardua da esprimere, e, <<sempre se dovessi dire qualcosa>> io tenterei di correggerla nel seguente modo,

    Il primo, che nei testi chiamano il Padre (o il Profeta) quindi una persona. Il secondo che nei testi chiamano il figlio, il Messia quindi un'altra persona. E il terzo che nei testi chiamano lo Spirito Santo, il Messia, quindi, un altra persona ancora, che ci mostra la via <<che, come vediamo, (visto che tutti ne parlano così) è una persona che ha o è lo Spirito Santo>>
    parlano sempre dello stesso Dio. Poi, in che modo Dio parla a questi personaggi storici e si manifesta attraverso le loro azioni, ce lo dicono i fatti e gli atti che essi compiono. (Domenico Stamati)

    Consideriamo ora i tre punti dell'autorivelazione di Gesù Cristo come l'«Io sono»:

    1. Gesù dice in Giovanni 13,19: «Ve lo dico fin d'ora, prima che accada; affinchè quando sarà accaduto, voi crediate che Io sono.» Gesù annunzia in tal modo che Egli è Jahwe,(2) l'«Io sono» del popolo di Israele.

    Osserviamo con attenzione. Concedetemi altre osservazioni, poichè il mio occhio è testimone, così pure le mie orecchie, che hanno udito parole vive, mentre il mio cuore ha sentito ed il mio intelletto ha compreso.

    questi commentatori mettono le cose un po qui un po la e chi s'è visto s'è visto.

    Vi faccio vedere un'altra cosa omessa prima e rimessa dopo, ma senza la parte di prima e facendo sparire sia prima che dopo la conclusione logica che appartiene anche alla parte successiva.

    Prima si dice che Jahwe è solo il padre(1), poi,a parte e in un passo successivo, si dice: Jahwe è Gesù (il figlio)(2), mentre Gesù (lo Spirito Santo), sparisce totalmente.

    mi spiego, dicendo che << si potrebbe >> scrivere così:

    Il primo, che parla di Jahwe alle persone, è il Padre (Ma ognuno può capire che si dovrebbe trattare anche di un il Profeta) <<e si rivela come un Padre , (come un genitore di sesso maschile) secondo la sua comprensione>> . Il secondo, che parla di Jahwe alle persone, è il figlio, il Messia<<e si rivela nel figlio secondo la sua comprensione>>.

    E il terzo, che parla di Jahwe, alle persone è lo Spirito Santo, il Messia, che ci mostra la via <<e si rivela nello Spirito Santo secondo...
    ...qua, adesso mi viene in mente un passo preso in un vangelo che cita così: la mia bocca non è assolutamente in grado di dire a chi tu sei simile......
    (questo qui, questo personaggio, o quest'uomo o bambino, e cioè Lo Spirito Santo è stato annichilito, perchè sta scritto che

  • ha contrassegnato le nostre anime con il proprio spirito e le membra del nostro corpo con il proprio sangue, egli è colui che coprì di confusione la morte, ci trasse dalla schiavitù alla libertà, dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla tirannia al regno eterno

  • e questi tre parlano sempre dello stesso Dio. Poi, in che modo Dio parla a loro e si manifesta ce lo dicono i fatti e gli atti che essi compiono.

    Come potete vedere, anche per me, non è semplice cercare di correggere la matassa di concetti che tutti questi commentatori esprimono, secondo la loro capacità di intendere. (Domenico Stamati)

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    2. Una delle più emozionanti autorivelazioni di Gesù si trova nel Suo confronto con i sommi sacerdoti ebrei: «Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che Io sono, morirete nei vostri peccati». Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l'appunto quel che vi dico» (Gv 8,24-25). Quando gli ebrei Gli chiesero: «Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?» (Gv 8,53), Gesù diede loro questa risposta: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, Io sono».
    Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio» (v 58-59).

    Nel passo successivo vi ripeto ciò che il commentatore ha scritto qui sopra, aggiungendovi qualcosa di chiarificativo in colore azzurro.

    2. Una delle più emozionanti autorivelazioni di Gesù si trova nel Suo confronto con i sommi sacerdoti ebrei: «Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che Io sono, morirete nei vostri peccati». Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l'appunto quel che vi dico» (Gv 8,24-25). Quando gli ebrei Gli chiesero: «Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?» (Gv 8,53), Gesù diede loro questa risposta: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, Io sono».
    Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio» (v 58-59).

    Nel passo successivo vi ripeto ciò che il commentatore ha scritto qui sopra, aggiungendovi qualcosa di chiarificativo in colore azzurro.

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    2. Una delle più emozionanti autorivelazioni di Gesù si trova nel Suo confronto con i sommi sacerdoti ebrei: «Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che Io sono, morirete nei vostri peccati». Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l'appunto quel che vi dico» (Gv 8,24-25). Quando gli ebrei Gli chiesero: «Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?» (Gv 8,53), Gesù diede loro questa risposta: «In verità (Gesù Senior), in verità (Gesù Junior) << i due unti, Qui si vede Gesù che parla in modo particolare, usa per così dire un espressione ermetica, volendo citare due persone, non cita il loro nome, ma le verità che essi portano e che li identificano, cioè parla di se-(in verità) e dello Spirito Santo-(in verità)>>vi dico: prima che Abraamo fosse nato, Io sono».

    Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio» (v 58-59).

    (Domenico Stamati)

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    3. Pensiamo ad altre parole di Gesù che menzionano l'«Io sono»:
    «Io sono il pane della vita» (Gv 6,35).
    «Io sono la luce del mondo» (Gv 8,12; 9,5).
    «Io sono la porta ...» (Gv 10,9).
    «Io sono il buon pastore» (Gv 10,11.14).
    «Io sono la risurrezione e la vita» (Gv 11,25).
    «Io sono la via, la verità e la vita ...» (Gv 14,6).
    «Io sono la vite ...» (Gv 15,1.5).

    4. La più forte affermazione del fatto che Gesù è realmente Dio ci sembra essere stata enunciata nel Getsemani. Infatti, in Giovanni 18,3-6 leggiamo: «Giuda dunque, presa la coorte e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, andò là con lanterne, torce e armi. Ma Gesù, ben sapendo tutto quello che stava per accadergli, uscì e chiese loro: «Chi cercate?» Gli risposero: «Gesù il Nazareno!» Gesù disse loro: «Io sono». Giuda, che lo tradiva, era anch'egli là con loro. Appena Gesù ebbe detto loro: «Io sono», indietreggiarono e caddero in terra.»

    Evidentemente, qui il Signore Gesù si rivela con il nome di Dio come «Jahwe», Colui che esiste grazie alla Sua potenza. Le conseguenze di ciò furono che le guardie indietreggiarono e caddero a terra.

    Che cosa significa questo nome?

    Il Signore spiega a Mosè il Suo nome: «Dio disse a Mosè: Io sono colui che sono. Poi disse: Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi. Dio disse ancora a Mosè: Dirai così ai figli d'Israele: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi...» (Es 3,14-15). In tal modo, Dio si distingue da tutti gli altri dei, poiché Jahwe significa: «Io sono colui che sono.» Questo nome descrive l'eterna esistenza di Dio, ciò che Egli è in tutta la Sua persona.

    Abraham Meister scrive: «Jahwe è l'<Io> divino assoluto nella sua massima pienezza.» Il nome proprio di Dio può essere tradotto in nove modi diversi. In tal modo vediamo chi è Dio:

    Io sono colui che sono.
    Io sono colui che ero.
    Io sono colui che sarò.
    Io ero colui che sono.
    Io ero colui che ero.
    Io ero colui che sarò.
    Io sarò colui che sono.
    Io sarò colui che ero.
    Io sarò colui che sarò.

    Ciò significa: «Io sono colui che non è mai stato creato, che c'è sempre stato, che esiste di per sé, che è immutabile, eterno ed eternamente presente.» Per questo in italiano noi traduciamo questo nome con "Eterno".

    Abraham Meister scrive al riguardo: «La radice <hawa>, da cui è tratta la parola Jahweh, significa (divenire), <essere>. Egli è quindi l'<Ente>, che si fa conoscere <in divenire>. Egli si mostra in una <auto rivelazione costante e crescente>. ... Egli è colui che rivela Sé Stesso...»

    Questo nome per gli ebrei era tanto santo, grande e inavvicinabile, che non osavano mai pronunciarlo, per timore di infrangere il terzo comandamento: «Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano». Invece di Jahwe pronunciavano «Signore» (Adonai).

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  • 3. GESU' E' DIO, NON E' UN ESSERE CREATO

    Abbiamo già dimostrato che Gesù è Dio, ma vogliamo aggiungere alcune considerazioni. In Romani 1:25 l'apostolo Paolo dice, a proposito degli idolatri: "... Essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen" (Rom. 1:25). Noi dunque dobbiamo adorare Dio, e non le sue creature; non importa che sia una creatura potente come gli angeli o benedetta come gli apostoli, nessuna creatura deve essere adorata. Se Cristo fosse una creatura di Dio (che sia la prima o una delle tante non importa) noi saremmo degli idolatri. Sarebbero idolatri anche i discepoli, perché lo adorarono, come pure i magi, le donne che lo seguirono, e gli stessi angeli di Dio, perché lo adorano (Ebrei 1:6). Ma come abbiamo visto, Gesù Cristo non è una creatura, ma è "Dio benedetto in eterno" (Rom. 9:5).

  • Come potete vedere questo qui scrive una grande sciocchezza, e se si rendesse conto di ciò che scrive, si renderebbe conto che si contraddice parola dopo parola. ....... Fate attenzione ?

    ....Essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore....

    infatti :

    Marco 12
    28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
    29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
    Luca 18:19 Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. (C.E.I.). 

    Domenico Stamati


    Cristo viene definito "principio della creazione di Dio" e "primogenito di ogni creatura" nel senso che egli è superiore alla creazione e a ogni creatura, infatti è scritto che Egli "è sopra tutte le cose" (Rom. 9:5) e "sopra tutti" (Giov. 3:31), ed anche nel senso che tutta la creazione ha il suo principio in Lui, e senza di Lui nessuna cosa è stata fatta (Giov. 1:3).
    Notiamo che se si volesse intendere che Gesù fu creato perché è chiamato "il principio" (Colossesi 1:18), la stessa cosa si dovrebbe dire anche di Dio Padre perché anche lui è chiamato "il principio" (Apocalisse 21:6).

  • specifichiamo, inoltre, visto che tutti lo hanno scordato, che Cristo è una cosa e Gesù è un'altra cosa.

    Poi, c'è ulteriormente da dire, che di Gesù all'epoca di 2000 anni fa ce n'erano diversi, quindi di quale Gesù, eventualmente si sta parlando ?

    Pane al pane e vino al vino.

    Domenico Stamati

  • Il termine "primogenito" usato nel verso in Colossesi indica la supremazia di Cristo sopra tutte le creature di Dio, come quando nei Salmi è detto: "Io altresì lo stabilirò il primogenito, il più eccelso dei re della terra" (Sal. 89:27).
    Ricordiamo anche che il profeta Michea, profetizzando della venuta di Cristo, dichiarò che le sue origini non risalgono a un determinato momento della creazione, ma bensì "dall'eternità" (cap. 5:1-2).

    Consideriamo infine ciò che
    Gesù disse ai Giudei: "Prima che Abramo fosse nato, io sono" (Giov. 8:58). Poté dirlo anche se esteriormente appariva come un uomo, perché egli esisteva dall'eternità prima di assumere la natura umana. Se così non fosse stato, cioè se Gesù fosse stato creato, egli non avrebbe potuto fare quell’affermazione perché si sarebbe arrogato un attributo che spetta solo a Dio. Avrebbe potuto affermare: "Prima che Abramo fosse nato io esistevo o io ero", ma non "io sono" (è evidente anche il riferimento al nome di Dio in Esodo 3:14).
    Secondo alcuni Testimoni di Geova, Gesù non disse "io sono" ma "io ero". Guardiamo allora il testo greco di Giovanni 8:58: "eipen autois Iêsous, Amên amên legô humin, prin Abraam genesthai egô eimi". La conclusione della frase di Gesù è "egô eimi", che significa "io sono" (prima persona singolare, tempo presente indicativo). Sono le stesse identiche parole che Gesù usa quando dice "io sono" in numerosi altri passi dei vangeli.


    4. GESU' E' CHIAMATO DIO POTENTE E PADRE ETERNO

    Il profeta Isaia profetizzò della venuta di Cristo molti secoli prima della nascita di Gesù dicendo: "Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci é stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace" (Isaia 9:5). Questa frase equipara molto esplicitamente Cristo al Padre. Vediamo da vicino i titoli che sono elencati in questo verso.

    Consigliere ammirabile. Nei Salmi è scritto che Dio disse a Davide: "Io ti consiglierò" (Sal. 32:8), e Davide stesso nel sedicesimo salmo disse: "Io benedirò l’Eterno che mi consiglia" (Sal. 16:7); quindi Dio era il consigliere di Davide. Del fanciullo che sarebbe nato fu detto che sarebbe chiamato Consigliere, e difatti Cristo Gesù è il nostro Consigliere. A conferma di ciò vediamo le seguenti parole che il Figlio di Dio rivolse all’angelo della chiesa di Laodicea: "Poiché tu dici: Io sono ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo, io ti consiglio di comprare da me dell’oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu vegga" (Ap. 3:17-18).

    Dio potente. Sotto l’Antico Patto Geremia chiamò così il Creatore di tutte le cose infatti gli disse: "Ah, Signore, Eterno! .... Tu sei l'Iddio grande e potente, il cui nome è l'Eterno degli eserciti" (Ger. 32:17-18). Anche Isaia chiamò così Dio quando disse: "Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà all'Iddio potente" (Is. 10:21). Siccome non possono esistere due dii che si possano chiamare ambedue "Dio potente" perché c'è un solo Dio potente, ne consegue che Cristo Gesù è Dio. Egli mentre era sulla terra ha dimostrato ampiamente di essere l’Iddio potente, e tuttora lo sta dimostrando perché salva, guarisce, e opera potentemente in chi crede in Lui.

    Padre eterno. Nessuna creatura avrebbe potuto portare un simile nome perché esso s’addice solo a Dio. Gesù è chiamato Padre eterno perché egli quale Figlio di Dio è eterno, cioè senza inizio di giorni e senza fine di vita, e poi perché noi credenti essendo stati generati da Lui diveniamo suoi figli. A tale proposito Gesù chiamò i suoi discepoli non solo fratelli ma anche figlioletti ("Figliuoli, avete voi del pesce?" (Giov. 21:5), e: "Figlioletti, è per poco che sono ancora con voi" (Giov. 13:33). Il profeta aveva detto di lui: "Egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda" (Is. 22:21), ed in verità Egli lo è un padre per tutti noi. Badate che con questo non vogliamo dire che Cristo Gesù è il Padre perché in tale caso negheremmo l’esistenza della prima persona della Trinità, cioè del Padre, ma solo che egli è un padre per tutti noi.

    Principe della pace. Chi è colui che dà la pace? Dio, secondo che è scritto in Isaia: "O Eterno, tu ci darai la pace" (Is. 26:12); e per questo Egli è chiamato "l’Iddio della pace" (Rom. 16:20). Ma Isaia disse che Gesù sarebbe stato chiamato Principe della pace, e infatti Gesù disse ai suoi discepoli: "Io vi lascio pace; vi do la mia pace" (Giov. 14:27). Siccome solo Dio può dare pace all’anima afflitta e Isaia disse che Egli ci avrebbe dato la pace, vediamo anche qui che Gesù Cristo è Dio.

    Riguardo alla gloria che spetta a Dio solo. Dio disse tramite Isaia: "Io sono l’Eterno; tale è il mio nome; e io non darò la mia gloria ad un altro, né la lode che m’appartiene, agl’idoli" (Is. 42:8). Gesù, prima di essere arrestato, nella preghiera che fece al Padre suo disse: "Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse" (Giov. 17:5); questo lo disse perché egli voleva che il Padre gli restituisse quella gloria di cui Lui, quale Figlio di Dio coeterno col Padre, si era privato per un breve tempo assumendo la forma di un servo e divenendo simile agli uomini per morire sulla croce annoverato tra i malfattori. Più avanti nella preghiera Gesù disse anche: "Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m’hai dati, affinché veggano la mia gloria che tu m’hai data; poiché tu m’hai amato avanti la fondazione del mondo" (Giov. 17:24); quindi da ciò si comprende che Dio ha dato la sua gloria al suo Figliuolo, e siccome che la gloria appartiene solo a Dio (secondo che è scritto: "A te appartengono il regno, la potenza e la gloria, in sempiterno. Amen" [Matt. 6:13]) si deduce che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è l’Iddio a cui appartiene la gloria. L’Agnello è ora circondato di gloria in cielo; Giovanni nel libro della Rivelazione dice tra le altre cose: "E vidi, e udii una voce di molti angeli attorno al trono e alle creature viventi e agli anziani; e il numero loro era di miriadi di miriadi, e di migliaia di migliaia, che dicevano con gran voce: Degno è l’Agnello che è stato immolato di ricever la potenza e le ricchezze e la sapienza e la forza e l’onore e la gloria e la benedizione" (Ap. 5:11-12); e siccome che poco prima egli aveva visto i ventiquattro anziani prostrarsi davanti a Dio Padre che era seduto sul trono ed adorarlo dicendo: "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricever la gloria e l’onore e la potenza..." (Ap. 4:11), e tra le cose che anche l’Agnello è degno di ricevere al pari di Dio ci sono pure la gloria, l’onore e la potenza si deve affermare che Gesù è Dio benedetto in eterno.


  • Nota (inviata da un lettore): Alcuni critici sostengono che la dottrina cristiana della Trinità sia riscontrabile nel neoplatonismo medievale; ma il medioevo inizia nel 476 d.C., quando la dottrina trinitaria era ampiamente riconosciuta. Basta citare Teofilo che visse tra il 120 e il 185 (si veda Ad Autolico, Libro II, cap. 15), oppure Origene verso il 200 (si veda Contro Prassea, II). Piuttosto, molti riconoscono che nell'idea plotiniana dell'Hen c'è un'influenza cristiana: le tre ipostasi plotiniane, ossia l'Hen, il Nous, e la Psychè sono lontanissime dalla Trinità, visto che come nel platonismo più classico ogni ipostasi degrada in luminosità rispetto alla precedente, come un sasso gettato in uno stagno, più i cerchi concentrici si allargano e più si disgregano.

    Vi aggiungo un dipinto e il suo commento, che ho trovato in rete.

    E' curioso il modo in cui gli artisti dipingono i personaggi del vangelo, e in modo particolare alcuni, che sono raffigurati in maniera particolare, apparendo a tratti occultati <<anche nel significato>>ad una visione poco attenta, perchè ai margini e in un contesto che è sintomatico della loro essenza <<umili, nascosti, quasi li da sempre a parlare di storie antiche e moderne>>, pur essendo presenti e ben visibili nel tema degli autori.

    (Domenico Stamati)

    Nella chiesa “S.S. Annunziata e S. Nicolò” di Contessa Entellina ,dopo più di due secoli, viene identificato nel Sozzi l’autore della settecentesca tela raffigurante la  Sacra Famiglia con i Santi Anna e Gioacchino, posta nella prima cappella della navata sinistra.

    Secondo il dott. Antonio G. Marchese si tratterebbe di un vero e proprio capolavoro, riconducibile alla mano di Olivio Sozzi (Palermo 1690 – Ispica 1765), uno dei maggiori artisti siciliani operanti nella prima età del Barocco. Il Sozzi insieme  all’altro siciliano Filippo Randazzo fu, a Roma, allievo di Sebastiano Conca e Vito D’Anna, mentre durante la sua attività palermitana ebbe come maestro Filippo Tancredi. La suggestiva ipotesi del dott. Marchese scaturisce dall’aver ritrovato un atto obbligatorio del notaio Domenico Bidera di Palazzo Adriano,del 10 febbraio 1754, col quale il pittore locale Antonino Torretta si impegnava col reverendo Don Michele Del Bufalo, parroco della chiesa di Santa Maria del Lume, « ut dicitur di farli un quadro di S. Anna coll’obligo di copiare quel medesimo quadro e figure che vi sono nel quadro di S.Anna existente nella venerabile Matrice Chiesa dei Greci della terra di Contessa opera di Olivio Sozzi».

    Il suddetto dipinto,nel fronte del gradino posto centralmente, riporta la data d’ esecuzione e il nome del committente: HIERONIMVS CVCCIA OB SVAM DEVOT ( IONE )M (FIERI) FECIT DIE X Ap(ri) 8a indis 1730. Tale data coincide con il soggiorno romano del Sozzi,per cui si presuppone che l’opera sia stata eseguita a Roma e poi inviata in Sicilia.

    I personaggi sono inseriti in uno scenario architettonico  e paesaggistico, coperto da un telo rosso sostenuto da 4 putti festanti. Fulcro centrale della composizione è la Madonna col Bambino in trono, accanto alla Vergine  S. Anna, la quale offre al Divino la mela, simbolo dei peccati del mondo, quasi a voler simboleggiare il Redentore “quale novello Adamo”.

    Il pittore segue la consuetudine iconografica, che vuole S. Anna raffigurata come una donna anziana  col manto verde. In disparte, sono raffigurati S. Giuseppe, seduto sulla sinistra mentre si tocca la barba, e S. Gioacchino in piedi a destra ; entrambi sono avvolti da ampi mantelli, rispettivamente di colore marrone e rosso.
    Anacronisticamente, genuflesso sulla destra troviamo la figura di S. Francesco. 

    Molto interessante è la diagonale, costituita dalle teste di S. Francesco,  S. Anna e la Vergine.

    Sempre in disparte, nell’angolo in basso, a sinistra vi è S. Giovannino in compagnia dell’agnello mistico e  due angeli alati, invece nell’angolo opposto un altro angelo alato, che tiene in mano un teschio e accanto un libro, simbolo della sapienza divina.

    Nel commentare l’opera, il Marchese scrive:”… nella sua magniloquenza e nella variegata gamma cromatica con prevalenza dei toni bruni, l’opera volge all’estetica barocca, pur mantenendo un impianto neorinascimentale e classicista aderente ai gusti conservatori di una committenza di provincia…”.
    Dopo questo notevole ritrovamento artistico, i Contessioti si augurano che, nell’immediato futuro, possano venire alla luce anche gli autori delle altre tele del ‘700, poste nelle navate laterali, restaurate negli anni novanta,dietro interessamento dell’allora parroco papas Kola Bufalo e col supporto e la consulenza della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Palermo.

    
    			

    Lo Spirito Santo

    La religione sta presentando una tirannia spirituale, invece di una libertà spirituale.
    In queste condizioni le religioni sono delle dittature, che chiedono solo sottomissione. La conseguenza è la nascita di altre dittature, che nascono per reazione
    Dogmi fasulli.

    2000 anni di indulgenze, l'eterna immunità, hanno viziato il mondo.

    I dubbi della chiesa.

    Il seguente articolo è stato preso da internet (www. the new way.org), che contiene insegnamenti ed esortazioni. Esso riporta più o meno i passi citati nella maggior parte delle bibbie in uso. le osservazioni all'articolo sono del sottoscritto (Domenico Stamati).

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