CASTROREGIO
PLATACI


Un Contributo alla conoscenza

Tutte le spiegazioni che Stefano ha dato e tutti i versi che ha rivelato ed evidenziato, spiegano in modo semplice le incongruenze appariscenti nei testi biblici e la loro intricata interpretazione, riportando alla realtà del presente anche le espressioni nascoste nei libri antichi e nelle pieghe del tempo.
Ogni giorno che passa diventa perciò sempre più chiara la conoscenza degli eventi descritti nei testi profetici.
Penso che sarebbe sciocco considerare fantasiose le cose e i ragionamenti formulati, perchè osservando attentamente, di tutto ciò danno ampia testimonianza direttamente le presenze reali e i personaggi della storia di questo pianeta.
Si dovrebbe invece riflettere sul fatto che tali argomenti siano stati esaurientemente interpretati e palesati solo oggi, a più di duemila anni dopo Christo, meditando attentamente sull'importanza della verità e a quanto cammino costi la sua presenza nella vita di ogni essere vivente.
Bisognerebbe riflettere molto bene, prima di compiere le nostre azioni.
Ricordiamoci che quando offendiamo la verità e la neghiamo, ci stiamo allontanando dalla vita e dalla nostra stessa essenza.
Sono grato a Dio, vera fonte di vita, che ci apre gli orizzonti oltre ogni immaginazione, quando la nostra disposizione dell'animo è vera, sincera e si dirige in un percorso di giusta redenzione.
Le difficoltà continue di comprendere e interpretare sono evidenti anche in questo tempo.
Tutto ciò che riesco a comprendere e che anche nelle situazioni più tragiche esistono eventi che si manifestano e ci aiutano a rialzarci dalla nostra caduta, che però richiedono la nostra partecipazione attiva in questa via di crescita esistenziale, per avviarci verso la riconquista della nostra dignità.


mimmo stamati

Seguono Domande, interrogativi e rivelazioni.

Domande dalla rete.

l'editto di Ciro conferma l'insegnamento del Secondo-Isaia. Il Deutero-Isaia a proposito di Ciro dice che Ciro è il Messia, l'Unto di Dio. Ora il decreto di Ciro conferma le parole del Deutero-Isaia, perché dice che Dio ha dato a lui l'impero su tutto il mondo. Tutto questo è proprio del Messia, del Cristo. Ed è una cosa molto importante questa, è uno dei punti più interessanti di tutto l'Antico Testamento che dovrebbe aprire gli occhi anche per noi che viviamo nel Nuovo Testamento. Per noi che cosa vuol significare tutto questo? Certamente il libro Sacro esalta Ciro e lo esalta e riconosce in lui l'Unto di Dio. Ma l'Unto in senso pieno, non proprio che sia il Messia ultimo, ma certo una figura del Messia ultimo, e perché, e come? Così Dio dunque dimentica l'elezione del suo popolo? Così da dare Messia al popolo suo uno che non appartiene nemmeno al popolo dei circoncisi, al popolo d'Israele? Noi dobbiamo capire come misteriosa sia l'azione divina, forse ci richiamerà finalmente alla fedeltà a Dio, uno che non è nemmeno della Chiesa, almeno apparentemente, almeno visibilmente? Certo, se Ciro è l'Unto di Dio, egli viveva una sua alleanza con Dio, ma così misteriosa, che forse neppure lui ne era cosciente, ma la viveva. Ugualmente non potrebbe essere che uno che non faccia parte della Chiesa visibile, ma sia invisibilmente della Chiesa a salvarla? Sono domande che mi faccio.
http://www.figlididio.it/meditazioni/uomodio.html

haec dicit Dominus christo meo Cyro?

Isaia 45:1 haec dicit Dominus christo meo Cyro cuius adprehendi dexteram ut subiciam ante faciem eius gentes et dorsa regum vertam et aperiam coram eo ianuas et portae non cludentur (Vulgata).

Ciro un altro Cristo?

Isaia 45:1 «Così parla il SIGNORE
al suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, in modo che nessuna gli resti chiusa. (Nuova Riveduta).

Si deve sapere

http://www.internetica.it/neocatecumenali/sidevesapere.html  



Chi è quest'agnello ?

Matteo 12:19  Non contenderà,  né griderà,  né si udrà sulle piazze la sua voce. (C.E.I.).
Geremia 11:19 
Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo
che essi tramavano contro di me, dicendo: «Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio,
strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato». (C.E.I.).




Giovanni 11:43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». (C.E.I.).
Giovanni 12:44 Gesù allo
ra gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; (C.E.I.).
Marco 15:34 Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (C.E.I.).

Matteo 7:28 Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento:(C.E.I.).
Marco 6:56 E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.(C.E.I.).

Giovanni 6:64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. (C.E.I.).
Giovanni 18:32 Così si adempivano le parole che
Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire. (C.E.I.).

Dalla Bibbia edizione CEI

Vangelo secondo Giovanni cap1
[26] Giovanni rispose loro: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
[27] uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo".
[28] Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
[29] Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
[30] Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me.
[31] Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele".
[32] Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
[33] Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.
[34] E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio".
[35] Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli
[36] e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'agnello di Dio!".
[37] E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.

Vangelo secondo Matteo cap5
[33] Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
[34] ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio;
[35] né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
[36] Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
[37] Sia invece il vostro parlare  sì, sì;  no, no;  il di più viene dal maligno.

Vangelo secondo Giovanni cap11
[1] Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
[2] Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:
[3] " Sei tu colui che deve venire
o dobbiamo attenderne  un altro  ? ".

[4] Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:

[5] I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti
     risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella,
[6] e beato colui che non si scandalizza di me".

[7] Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?
[8] Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!
[9] E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.
[10] Egli è colui, del quale sta scritto:
Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
che preparerà la tua via davanti a te.
[11] In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
[12] Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
[13] La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni.
[14] E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.
[15] Chi ha orecchi intenda.

Vangelo secondo Giovanni cap12
[34] Allora la folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere elevato? Chi è questo Figlio dell'uomo ? ».

Vangelo secondo Giovanni cap 6
[53] Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.

Vangelo secondo luca cap 9
[26] Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà  il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.

Vangelo secondo Giovanni cap 12
[10] Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

VANGELO DI TOMMASO 49
Gesù disse: - Chiunque bestemmia contro il Padre, gli sarà perdonato,
e chiunque bestemmia contro il Figlio, gli sarà perdonato; ma chi bestemmia contro lo Spirito non sarà mai perdonato, né sulla terra né in cielo.

Vangelo secondo Giovanni cap 14
[16] Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
[17] lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché
egli dimora presso di voi e sarà in voi.
[26] Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, 
egli  v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Vangelo secondo Giovanni cap 15
[26] Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;

Vangelo secondo Giovanni cap 16
[12] Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
[13] Quando però verrà lo Spirito di verità,
egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
[14]
egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.

Rivelazione di Gesù Cristo
Apocalisse cap 14
[ 6] Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo. (C.E.I.).

Lo Spirito Santo è, nella tradizione ebraica, cristiana e islamica, lo spirito di Dio.

Per quasi tutte le confessioni cristiane, lo Spirito Santo è la Terza Persona della Trinità.

Nel Nuovo Testamento si ha la piena rivelazione dello Spirito Santo. Il Vangelo di Giovanni presenta più chiaramente rispetto agli altri vangeli lo Spirito Santo come una persona distinta, chiamato «il Consolatore», che Gesù stesso promette ai suoi discepoli

Nel Nuovo Testamento lo Spirito Santo è detto il "Paràclito". Questa parola deriva dal greco παρα κλητος, (paracletos), un termine del linguaggio giuridico che significava letteralmente "chiamato appresso", cui l'equivalente latino è l'ad-vocatus, cioè "avvocato", inteso come "difensore" o "soccorritore", per estensione "consolatore". Il contesto in cui si usa questo termine nei testi profani è quello del processo, e indica "colui che sta al lato dell'accusato" per difenderlo. Gesù, nel suo discorso di addio riportato nel Vangelo di Giovanni promette ai suoi discepoli di non lasciarli soli, ma di mandargli un consolatore (Gv 14,16, Gv 14,26, Gv 15,26, Gv 16,7). In Gv 14,16 lo Spirito è chiamato "altro paraclito", a significare che il primo paraclito è lo stesso Gesù.

Secondo la tradizione cristiana lo Spirito Santo offre sette doni:[1]

Il Catechismo della Chiesa Cattolica cita come riferimento biblico le parole del profeta Isaia (Libro di Isaia 11, 2),[1]

Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.

  • San Paolo enumerò i nove "frutti" dell'azione dello Spirito Santo, in chi lo invoca e accoglie:
 «Il frutto dello Spirito invece è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. »   (Galati 5,22)