il concetto di metodo

In genere per paradigma si intende un modello o uno schema accettato, un modello di riferimento, un termine di paragone, una tradizione di ricerca.

Un paradigma deve costruire strumenti interpretativi per spiegare fatti

-          la connessione tra teoria e natura

-          il rapporto tra teoria e sperimentazione

-             un paradigma si costruisce nel confronto con i fatti

Tra il cinquecento e il Seicento gli intellettuali non dichiararono pubblicamente i loro pensieri, per evitare di incorrere in sanzioni da parte della chiesa.

Secondo il  cardinale Bellarmino, un inquisitore del Sant’uffizio, i passi della scrittura non devono mai essere messi in discussione.

Il metodo Galileiano rimanda alla corrispondenza tra pensiero ed essere, tra ciò che sostiene la scienza e il mondo fisico.

Secondo Galilei, la scienza non è solo uno strumento per fare previsioni, ma una disciplina del sapere che da una conoscenza vera dell’universo, tramite una descrizione veritiera di esso, ed un esatta rappresentazione.

La scienza secondo Galileo spiega il modo in cui avvengono gli eventi naturali concentrandosi sull’indagine causale  spiegando le cause che determinano il fenomeno e stabilendo le leggi fisse.

Galileo si concentra per stabilire e descrivere queste leggi e le proprietà oggettive delle cose, in quanto reali ed uguali per tutti e non su quelle soggettive, come il sapore, la piacevolezza ecc., che variano a seconda di chi le percepisce.

Le proprietà soggettive sono la qualità, mentre quelle oggettive la quantità, e questo implica che l’intera natura possa essere riconducibile e rappresentata anche da numeri e figure geometriche, la cosiddetta  concezione della struttura matematica del cosmo.

Si utilizza la matematica come uno strumento per la conoscenza del mondo fisico, e ciò porterà alla scienza moderna, che spiega le proprietà misurabili e verificabili, e alla matematica che è un linguaggio oggettivo senza possibilità di equivoci.

Poi l’applicazione della matematica allo studio dei fenomeni naturali, ha permesso a Galileo il passaggio definitivo dalla fisica qualitativa alla fisica quantitativa, basandosi sul meccanicismo della scienza moderna, dove la natura viene studiata come materia e movimento, ed è come una catena di relazioni causo-effettuali.

Galileo ha inventato un metodo per procedere nella ricerca scientifica.

La scienza, secondo lui, si basa sull’esperienza dei sensi, e sulle dimostrazioni matematiche, e quindi sull’equilibrio tra esperienza e ragione.

L’esperienza rappresenta il momento osservativo del fenomeno, fatta tramite l’esperimento, per raccogliere i dati necessari alla ricerca ( metodo induttivo ); mentre la ragione rappresenta il metodo deduttivo, tramite ragionamenti logici, condotti su base matematica, per poi formulare l’ipotesi, che deve essere verificata tramite esperimenti.

Si costruisce attraverso l’osservazione scrupolosa e la sperimentazione sistematica. Una procedura che   dalla conoscenza accumulata dei fatti osservati e sperimentali  (la conoscenza del particolare) giunge alle verità generali attraverso un metodo induttivo ed empiricamente fondato.

La matematica rappresentava invece la regina delle scienze, proponendo un ragionamento di tipo deduttivo o analitico, che, all’opposto, procede dal generale al particolare.

Gli studiosi che hanno posto a fondamento della conoscenza l’esclusivo utilizzo della ragione sono conosciuti come «razionalisti», quelli che, invece, individuano le basi della scienza nell’uso dei sensi, e dunque nell’osservazione, sono solitamente detti «empiristi».

Entrambe le fasi sono fondate sull’esperimento e molto importante è il linguaggio matematico che congiunge i due momenti. Un esempio di questo metodo Galileo lo fa, con l’esperimento del piano inclinato, col quale egli dimostra che i corpi cadono con accelerazione costante, e fa ciò partendo dall’osservazione, che porta alla riflessione, poi alla formulazione dell’ipotesi e poi all’esperimento e quindi alla conferma.

Con la nascita della scienza moderna, vi è anche il distacco tra il mondo della fisica e quello del senso comune, in quanto l’esperienza comune e l’osservazione a volte possono essere ingannevoli, essa può essere considerata attendibile scientificamente, ma solo se ha avuto una diretta riprova sperimentale, in modo che l’esperienza, diventi un esperimento.

Anche l’ipotesi giustamente prima di diventare una legge deve essere verificata, e deve avere successo più volte. Con Galileo, la verifica sperimentale diventa una verifica ben articolata, che è basata su procedure ben definite ed è effettuata in condizioni ideali, senza elementi di disturbo esterni.

Un’altra differenza poi tra l’esperienza comune e l’osservazione scientifica, sta nel fatto che lo scienziato utilizza strumenti tecnici (che Galileo cerca di perfezionare), per trasformare l’osservazione in misurazione, creando così il laboratorio, ovvero un ambiente attrezzato di strumenti.

Vi è così come conseguenza, un’ampia ricerca, grazie agli ambienti meno tradizionalisti della cultura dell'epoca, che hanno rivalutato le arti meccaniche, disprezzate, in quanto manuali. Ora invece, è come se ci fosse una collaborazione tra scienza e artigiano, tra il teorico e il meccanico.

Il lavoro dello scienziato prevede diversi passaggi, che si possono ricondurre a 2 fasi, distinti ma collegati:


- il momento analitico-risolutivo, quando si cerca di risolvere un fenomeno e si formula un’ipotesi sulla legge da cui si suppone che il fenomeno dipenda;

- il momento sintetico-compositivo, quando si verifica l’ipotesi, tramite l’esperimento. Se poi l’ipotesi viene confermata (più volte) si formula la legge, se avviene il contrario, allora si passa alla formulazione di un’altra ipotesi.

Il metodo sperimentale procede così partendo dall’osservazione del fenomeno, all’elaborazione dell’ipotesi, alla verifica dell’ipotesi, e alla formulazione della legge.
IL NUMERO E' L'ESATTA SEMANTICA DELLA REALTA' NELLA PROPORZIONE
I fisici osservano i fenomeni e li descrivono, i matematici li misurano e gli ingegneri li trasformano in tecnologia.

Il geometra è un matematico ed ha un compito ben preciso: MISURARE.

Il geometra, deve, in modo particolare, attraverso la matematica………..

(Mi istruisca lo Spirito Santo di Dio e mi aiuti a imparare la matematica e a capire il numero, l’esatta semantica della realtà nella proporzione) ………

Controllare attraverso i calcoli se ciò che i fisici hanno scoperto e descritto è corretto e allo stesso modo devono fare con gli ingegneri, verificando se la tecnologia progettata funziona correttamente e segue le leggi della natura.
Tutto ciò non toglie a chi studia con serietà e onestà di essere contemporaneamente anche geometra, fisico e ingegnere, quando la propria attitudine si sviluppa armoniosamente nella logica Christica portandolo a padroneggiare con saggezza le materie scelte.
7. UNA QUESTIONE NON SOLTANTO DIDATTICA

Nei migliori testi italiani e stranieri si legge comunemente che:

                                dx/x = lnx + c

" per una elementare regola di integrazione". Questo è un tipico esempio di stortura
mentale
che attraverso l'insegnamento viene trasmessa allo studente. Divenuto
decisore (non importa a quale livello, se di ministro o di capomastro) questi si
troverà confinato nel vicolo cieco delle formule e delle etichette, perché la strada
aperta della logica e dei fatti non gli è stata a suo tempo inculcata, anzi indicata. E'
tempo di adottare una didattica che porti alla corretta impostazione ed comprensione
mentale dello studente attenendosi ai fatti e non ai facili passaggi, nel caso
specifico
l'iter razionale è il seguente:

a) Ricordiamo che esistono delle percezioni primitive nella pleiotropica ed feno-
menologica realtà della natura
. Quindi ognuno può essere osservatore cosciente ed
consapevole con il proprio intuito e discernimento
, educato ed istruito scorgendo
in ogni fenomeno intelligibile una causa, effetto ed principio.

b) Definizioni di base:

1) METHODO: semantica, fine, senso, forma,
2)
THEOREMA: proposizione di una verità, che si dimostra per via deduttiva,
logica, etc.
3)
THEORIA: doctrina systema fondato su un principio.
4)
THESIS: proposizione scientifica che richiede di essere verificata, accettata
nella bioetica e pragmatica della scienza. Sequenziale logica descrittiva formule
e fenomeni naturali, confronto.

c) * << esporre originariamente il concetto
                          esplicito di una cosa entro i suoi limiti >>   Emmanuel Kant
   * << una definizione altro non è che il far conoscere il significato
           di una parola mediante altri termini non sinonimi >>   John Loche

                                                    Definire significa ridurre a concetti primitivi
fenomeni della natura o teorici, mediante l'uso di parole appropriate e specifiche,
le quali oltre a specificare la qualità e la natura, determinano anche la misura
generalizzata mediante teorema o formule, permettendo così il loro sviluppo ed
verifica sperimentale, confronto ed speculazione logica ed filosofica, nonché
le relative applicazioni tecnologiche etc.

F =
1
4 π∑°

q 1 q 2

r 2
r
r


Estratto dalla rivista scientifica di studi corporativi Anno XI-n. 5-6 settembre
dicembre 1981, articolo di Enrico Petrozzi - la fisica in sociologia, note aggiuntive del sottoscritto:

87070 Castroregio, lì 27/2/1990                               Stefano Russo   

Oggi abbiamo molte possibilità in più rispetto ad un passato, in cui, chi voleva studiare spesso incontrava la difficoltà a reperire le informazioni e i libri necessari per sviluppare la propria intelligenza e le proprie capacità.

Però parallelamente a questa possibilità offerta dalla notevole disponibilità di testi in internet, persone indegne e subdole hanno incominciato a diffondere una notevole qualità di informazioni fuorvianti, che portano chiunque cerca informazioni, troppo spesso fuori strada, perchè le indicazioni sono troppe e scegliere quella che serve diventa un operazione lunga e difficile.

Anche i motori di ricerca per quanto si cerca di migliorarli vengono depistati da indicazioni ingannevoli e spesso non riescono ad aiutare il ricercatore, affaticandolo e spingendolo ad abbandonare la ricerca.

In queste condizioni è chiaro che qualcuno con intenti nocivi all'umanità sta agendo in modo sporco cercando di danneggiare il prossimo e spesso questo si fa in modo estremamente subdolo indicando percorsi che hanno dei punti di concretezza, ma spesso sono così tanti e messi in condizioni sparpagliate che trovare l'informazione cercata diventa un operazione così lunga e quindi praticamente irraggiungibile con il tempo a nostra disposizione.

Il che equivale a non dare alcuna informazione, solo che in questo caso l'intenzione viene coperta da indicazioni fuorvianti e accattivanti che non portano a nulla.

tutte queste difficoltà producono, nell'individuo che cerca, una senso di impotenza che si esprime nell'espressione nichilistica :

tutto è nulla è.

E' quindi necessario riflettere bene è usare metodo e saggezza per superare con l'intelligenza della comprensione gli ostacoli dei malvagi senza danneggiare se stessi e gli altri.

Purtroppo, accanto al lavoro delle persone costruttive che cercano di diffondere conoscenze e informazioni, persone indegne e negative
stanno spargendo disinformazione