lettere ai Sindaci
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22 -11-2024 Spett.li sindaci. Il giorno 16 - 11 - 2024 si è tenuto un incontro nel palazzo Gentile a Villapiana (paese) con il titolo : Alto Jonio <<In Rete>> INCONTRO TRA SINDACI PER UN PATTO DEL TERRITORIO. La presentazione del relatore Francesco D’Onofrio, accompagnata da un opuscolo semplificativo, si proponeva in conclusione con l’intento di formare : IL PATTO PER IL TERRITORIO insediamento di tre commissioni tecniche: - Ambiente ; - Sanità ; - Trasporti ; - Unità di coordinamento per il monitoraggio dei lavori. Sono seguiti gli interventi dei sindaci di (Villapiana – Vincenzo Ventimiglia), (Amendolara - Maria Rita Acciardi), (Trebisacce – Franco Mundo), (Rocca Imperiale Giuseppe Ranù), (Cerchiara di Calabria – Giuseppe Ramundo), (Roseto Capo Spulico – Franco Sabrina <vicesindaco>). L’iniziativa si inserisce a pieno titolo in un contesto di visione che bisogna ormai affrontare in modo organico, perché sviluppare questi temi oggi significa realizzare i servizi che sono mancanti nel territorio. Infatti tutto ciò è in linea anche con quello che già da molti anni ci siamo prefissi di fare con l’idea progettuale che portiamo avanti per costruire le infrastrutture di base che mancano nella zona e che in particolare riguardano i trasporti aerei e i poli tecnologici annessi. Visto che da tempo, quotidianamente, si affronta il tema dei trasporti e per il quale ci siamo già dedicati con ragionamenti, confronti e proposte; condividendo idee, progetti e soluzioni, forse è utile fare delle semplici considerazioni. Nel corso di questo percorso costruttivo, grazie al dialogo che si è sviluppato negli specifici incontri e nelle conferenze, sia con gli amministratori che con gli imprenditori della zona, insieme, si è riusciti a realizzare una visione abbastanza completa sulla realtà della nostra zona, da cui è nata la proposta progettuale di massima già ben consolidata, che coordino, con la quale si è permesso a 11 sindaci della nostra zona di fare già una delibera di assenso o di sostegno, dopo che anche il Sindaco di Cassano Allo Jonio (Comune con la disponibilità del suolo da adibire a infrastruttura aeroportuale) Gianni Papasso, con la sua lettera Pubblica del 28-05-2021 prendendo atto di questa iniziativa, ha dichiarando la sua ampia disponibilità e collaborazione. Alcuni sindaci hanno fatto un precisa osservazione : A CHI MANDIAMO ? Cioè: chi è l’ente destinatario di queste delibere con le quali gli amministratori hanno espresso chiaramente la necessità dell’infrastruttura aeroportuale nel nostro territorio ? Non nascondo che anche io mi sono sentito inadeguato di fronte a questa osservazione e richiesta, perché se da un lato si capisce bene la scelta di un amministratore che ha colto l’utilità e la necessità di questo atto politico e con un suo gesto costruttivo ha fatto il primo passo per risolvere una debolezza strutturale e territoriale, dall’altro lato la sua importante decisione deve <<necessariamente>> ricevere una risposta ed un aiuto sia dalla politica regionale che da quella nazionale o addirittura europea. Purtroppo, l’accoglimento di una tale richiesta ancora fino ad oggi non ottiene risultati, semplicemente perché la politica, le istituzioni e la nostra attuale impalcatura costituzionale risulta inadeguata ed è incapace di dare una risposta diretta a questo tipo di istanza. E’ chiaro che il sistema si è inceppato, perché le istanze dei comuni non vengono prese in considerazione dagli organi del governo Nazionale e Regionale. Questa affermazione trae la sua prova e giustificazione nel fatto, che alla nostra comune richiesta, motivata con le idee progettuali elaborate nel corso degli anni e sostenute come nel nostro caso specifico, ormai da vari sindaci del nostro territorio, come risulta dagli atti che sono di dominio pubblico, ancora non viene data alcuna risposta, pur avendo presentato a più riprese istanza di attenzione in diversi modi sia ai governatori regionali della Calabria e della Basilicata, che ai ministri del governo nazionale. Pertanto invito i sindaci a prendere in considerazione di richiedere udienza al presidente della repubblica e rivolgere direttamente la richiesta, nel caso in cui, per fatti di difficoltà di comunicazione tra enti istituzionali o incomprensioni, ancora non fosse a conoscenza della problematicità dei trasporti aerei in questa parte del mezzogiorno d’Italia e delle nostre richieste. - Ascoltando ciò che dice il Presidente della Repubblica in molte occasioni e soprattutto nei recenti incontri istituzionali con le realtà sovranazionali, non ho potuto fare a meno di cogliere alcune delle sue espressioni : Bisogna essere allineati su buone cause. C’è troppa frammentazione. Bisogna pensare in termini innovativi. Il mondo ha bisogno di energie nuove. I vecchi protagonisti non sono da accantonare, ma sono insufficienti e sono anche inadeguati per i problemi globali che il mondo presenta. Hanno bisogno anche loro di nuovi protagonisti per evitare il ritorno a concezioni dell’800 e del 700. C’è bisogno di nuovi protagonisti nella vita internazionale, non come senso di rivalsa ma come senso di protagonismo che dia indicazioni. - Mentre negli incontri nazionali il presidente Mattarella ha ulteriormente esaltato alcuni concetti dando chiare ed ulteriori indicazioni come segue: Le istituzioni appartengono a tutti e tutti devono identificarsi con le istituzioni. Il presidente Sergio Mattarella cita spesso la collaborazione, la ricerca di punti comuni e scegliere quale strada seguire. Dice inoltre : Oggi l’ostacolo maggiore non è scientifico, ma è economico, sociale, politico. Nell’ultimo incontro dei sindaci a Torino (l’assemblea nazionale ANCI,) di alcuni giorni fa, il presidente della repubblica dice : La democrazia dei comuni, la più vicina ai cittadini, è la radice basilare della democrazia del nostro paese; rappresenta la prima linea delle istituzioni della repubblica, averne cura, farla crescere nella partecipazione, dare prova di un esercizio dei poteri efficace, rispettoso della libertà del confronto, è condizione di salute per l’Italia. Il ruolo dei comuni è cruciale così come la loro funzione di rappresentare le attese delle rispettive comunità. Sono le espressioni più emblematiche i comuni delle diversità italiane, simbolo in questo, anche in questo della libertà e della unità del nostro paese. Gli squilibri producono successi effimeri e successive disillusioni. La rete dei comuni d’Italia è un formidabile tessuto di connessioni su cui realizzare l’ordito di sviluppo equo e sostenibile. I comuni rappresentano uno snodo di programmazione e di rilancio dell’intero sistema Italia. La collaborazione tra le istituzioni è un dovere repubblicano. CON CHI COSTRUIRE L’ITALIA NEI PROSSIMI DECENNI SE NON CON I COMUNI ? E’ un’opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze Popolari. - Nell’incontro con l’osservatorio dei giovani editori Il presidente Sergio Mattarella dice : Il presidente della repubblica entra particolarmente in attività quando il sistema si blocca, quando per una qualunque causa c’è un inceppamento del sistema. Questo può avvenire perché non tutto è prevedibile. Le norme: quelle costituzionali non prevedono analiticamente tutto quello che può avvenire, perché nessuno lo sa, e non è prevedibile. Quindi hanno: tutte le norme costituzionali, un tasso di duttilità, di elasticità che le rende adatte ad affrontare eventi non previsti e non prevedibili. Quando questo avviene, quando il sistema si blocca, il presidente della repubblica interviene per aiutare a rimettere in funzione il sistema che si è inceppato. QUESTO è IL COMPITO DEL PRESDENTE DELLA REPUBBLICA. PREMESSO TUTTO CIO’ vista tutta la pianificazione che abbiamo fatto negli anni passati nel dialogo continuo sia con gli imprenditori del nostro territorio che con gli amministratori si invitano i sindaci che ancora non hanno deliberato a farlo, per stringere i tempi e definire il protocollo d’intesa con la formazione di : 1 ) – il consiglio di amministrazione dei sindaci; 2 ) – la struttura amministrativa dell’intera opera necessaria sia nella fase di progettazione esecutiva che nella successiva gestione delle infrastrutture e dei poli tecnologici (ufficio legale e amministrativo, ufficio economico). a) – servono le strutture fisiche di base (Fabbricati - uffici per la coordinazione e la progettazione esecutiva); b) – servono un gruppo nutrito di Matematici, fisici e informatici; c) – servono almeno 300 progettisti (architetti, ingegneri, geometri, geologi, agronomi) d) – servono specialisti nella programmazione e nella realizzazione di processi minerari, tecnologici e industriali. Si capisce che ogni ritardo agisce a sfavore nostro, di tutta la comunità e di tutta la nazione, per cui invito a fare il primo passo per la realizzazione di un modo civile di vivere e per costruire tutte le infrastrutture necessarie. Bisogna inoltre pensare e formare modelli gestionali per tutto questo processo e per tutte le opere, che necessariamente devono essere promosse e amministrate direttamente dai comuni e dalle risorse umane presenti nei comuni realizzandole direttamente con le strutture così delineate, per evitare ogni forma di freno o perdita di tempo, che oggi l’attuale l’impalcatura burocratica impedisce e danneggia, spingendo il sistema in stagnazione e recessione. Questa affermazione sul impedimento negativo e nocivo che l’attuale burocrazia compie nei confronti dello sviluppo è sotto gli occhi di tutti e lo vediamo ogni giorno nella vita quotidiana delle attività amministrative e gestionali, tanto che modelli diretti e speditivi come quelli di << Genova >> per la ricostruzione del ponte Morandi vengono evocati da varie parti come modelli di procedura speditiva per riuscire a realizzare le opere infrastrutturali in Italia, mentre il modello che stiamo sviluppando non può essere da meno e deve essere migliore. A mio modesto avviso: è con uno schema di questo genere che bisogna presentarsi davanti al presidente della repubblica per richiedere i diritti che spettano a questa parte del territorio italiano e alle sue popolazioni visto che questi diritti sono rimasti elusi, ignorati, disattesi e inapplicati dall’unità d’Italia fino ad oggi. Cordiali saluti Plataci li 22-11-2024 Geom. Stamati Domenico Basile |
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