Una premessa
   necessaria alla
   rivelazione della
   verità

   io sono

   gesù

   christo storico

   albero di pietra

   spirito santo

   apocalisse

   fungo velenoso

   bene male

   trasformazione

   paradiso

   ascesa

   il femminile

   terzo occhio

   la maestra

   la morte

 la sorella del maestro

   * il Sogno *


				

Racconto di un sogno.

Nel  sogno  io mi trovo davanti ad una palude piena  di  canneti,
rassomigliante ad un pantano di petrolio.
Alessandro sguazza tranquillo dentro questa grande pozzanghera, e
lo vedo nuotare tra le canne  tutto intento a provare e  cercare,
non  so  cosa. Gli chiedo di uscire, (altrimenti , anch'io dovrei
gettarmi nello  stagno) ma lui, incurante  delle  mie  richieste,
continua le sue evoluzioni nell'acqua sporca.
Con molto ribrezzo mi tuffo nella melma, e dopo aver nuotato  tra
la  vegetazione che  emerge  dall'acqua,  arriviamo su una  zolla
di  terreno, che sembra l'altra riva. Bagnati, ma  tranquilli, ci
fermiamo meravigliati a contemplare un grande albero  affusolato,
senza  rami, che si estende lunghissimo verso l'alto,  simile  al
fagiolo  magico.  Avvicinatoci tocco quest'albero, e vediamo  che
esso è formato da corpi umani pietrificati. Davanti a questo (non
so come definirlo) monumento, sorge in me un grandissimo rispetto
ed  una  profonda commozione, e mentre Alessandro è  li  accanto,
decido  di  dire  una preghiera. A metà preghiera  mi  scordo  le
parole  e quindi mi fermo, ma risoluto e determinato  a  compiere
questo gesto, inizio di nuovo a pregare:
IAHVE'  SKRI KARMA MIOGENO POTERE INCONSCIO IN  CHRISTO  INCREATO
AMORE  JESUS  SIGNORE DIRIGI OGNI MIA FORZA AD  AGIRE  NELLA  TUA
MISERICORDIA  CELESTE ORA  E SEMPRE NEI SECOLI DEI  SECOLI  COSI'
SIA  AMEN.
Intanto incomincio a guardare intorno, e a poca distanza vedo una
parete rocciosa con delle aperture, che sono le porte  d'ingresso
di molte caverne.  Degli esseri nudi, aventi forma umana  sbucano
dalle  rocce  e  spiano  con  sguardo curioso. (La scena è simile
ad una descrizione Dantesca)  Appena terminata la preghiera, vedo
questi  esseri  scappare   e  rintanarsi  nelle  caverne,  mentre
qualcuno cercando di proteggersi con le  mani  davanti  al  viso,
esclama :  Adesso  ci  arriva  addosso   una   muraglia  di luce!
Dopo   brevi   attimi   scorgo   una   grande   pietra  di  circa
mezza  dozzina  di  metri  cubi,  dalle  pareti  non  lisce,   ma
ondulate;  la  cui  forma,  sebbene  somigliante  ad  una  roccia
qualsiasi  mi sebra molto strana, tanto che, mi soffermo  a lungo
ad osservarla  per  capirne  il significato. Più in la ai margini
della parete rocciosa, dove si vede della vegetazione, mi accorgo
che c'è Stefano in piedi che dice: Potevano scegliere di meglio.


87070 Plataci (CS)                   Stamati  Domenico